La Nuova Sardegna

Sassari

Alcoa, nuovi passi avanti con Glencore

di Giuseppe Centore
Alcoa, nuovi passi avanti con Glencore

Cappellacci ha incontrato l’ad della Portovesme srl, poi i torinesi della Kite Gen. Domani vertice (forse decisivo) a Roma

18 settembre 2012
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CAGLIARI. Nuova iniziativa, questa mattina, dei lavoratori Alcoa. Convocati dal sindacato, tutti i dipendenti liberi dai turni si sono ritrovati alle cinque davanti ai cancelli dello stabilimento per una nuova manifestazione di protesta. Non si prevedono azioni eclatanti con problemi dell’ordine pubblico: semmai dimostrazioni che serviranno a tenere viva nell’opinione pubblica l’attenzione per una vertenza che è lontana dall’aver trovato una sua definizione. Il sindacato, che sta digerendo con sempre maggior difficoltà l’incontro dell’altro giorno dove è stato comunicato un diverso calendario di fermata dell’impianto, «ma a seguito del quale – precisa Rino Barca, segretario Cisl – non abbiamo firmato alcun accordo con l’azienda, semmai abbiamo preso atto delle sue comunicazioni», questo pomeriggio è stato convocato dal governatore Cappellacci e domani con una sua delegazione partirà alla volta di Roma per seguire dall’esterno, (a meno che non venga ammesso) l’incontro che si preannuncia quasi decisivo tra governo, Regione, Provincia e aziende interessate a rilevare lo stabilimento oggi in carico ad Alcoa. Anche ieri è stata una giornata ricca di appuntamenti su questo fronte in Regione.

Di mattina Cappellacci ha incontrato il plenipotenziario della Glencore, l’ad di Portovesme srl Carlo Lolliri, per discutere degli aspetti ancora aperti della possibile trattativa; di sera il governatore ha invece ricevuto i torinesi della Kite Gen che si sono offerti di rilevare l’impianto con il loro futuribile progetto di costruzione di una centrale alimentata dal vento ad alta quota in grado di fornire l’intera energia sufficiente all’impianto.

Il primo incontro si è concluso con l’abbraccio di Cappellacci all’ipotesi Glencore, che «non fosse altro che per la sua presenza nel territorio, più di altre ha la possibilità di realizzare sinergie ed economie che la rendono interessante per l’acquisizione dello stabilimento Alcoa. Abbiamo programmato quest’incontro tecnico per esaminare le infrastrutture sul territorio che incidono in modo significativo sulla produzione, la logistica e la movimentazione delle merci – ha spiegato il presidente della Regione – per poi convocare un tavolo ristretto per individuare le priorità e, quindi, le soluzioni tecniche e operative». «Il 24 di questo mese – ha annunciato Cappellacci – è in programma un altro incontro per individuare gli interventi, la tempistica e il quantum della diminuzione dei costi, poichè tutto ciò incide sulle prospettive di Alcoa». La questione dei costi dell’energia è stata evidenziata anche dall’amministratore delegato della Portovesme srl Carlo Lolliri. «La questione dell’occupazione è sicuramente rilevante – ha sottolineato rispondendo alla domanda dei giornalisti – ma ritengo più importante risolvere la questione energetica». E proprio su questo punto verterà la riunione in programma domani a Roma. Il governo, come ha ripetuto anche al Senato il sottosegretario De Vincenti, ritiene che sia possibile con le attuali norme assicurare una fornitura di elettricità in linea con la media degli altri produttori di alluminio europei. Per fare questo, il primo passo è la proroga della legge sulla interrompibilità che scade a fine anno. Risulta alla Nuova che gli uffici della Commissione Concorrenza stiano valutando la richiesta del governo di prorogare per altri tre anni questo tipo di servizio. L’ok dovrebbe arrivare entro l’ultima settimana di ottobre. È questo il primo passo chiesto da Glencore per formulare una concreta offerta. Solo a quel punto, la trattativa, se ci sarà, dovrebbe ricevere una forte accelerata.

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