La Nuova Sardegna

Sassari

Ippodromo, start per il fotovoltaico

Il 4 ottobre verranno esaminate le offerte delle imprese per realizzare un impianto in concessione

27 settembre 2012
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OZIERI. Apertura delle buste il 4 ottobre per il bando di affidamento in concessione di alcuni tetti su fabbricati dell’Ippodromo per la realizzazione e gestione di un impianto fotovoltaico. E’ il secondo dei tre progetti deliberati dalla giunta comunale per poter usufruire dei vantaggi del Quarto Conto Energia, che per gli enti locali è in deroga sino al 31 dicembre di quest’anno.

Le altre due concessioni riguardano il Frigomacello, bando già esperito, e i fabbricati del Cimitero Comunale. Anche nel caso dell’Ippodromo Meloni, quindi l’impianto, che sarà realizzato sui fabbricati dovrà entrare in funzione entro la fine dell’anno: in caso contrario, la concessione decadrà automaticamente.

Così è previsto dal bando pubblicato sul sito istituzionale del Comune, emanato dal consiglio di amministrazione della società in house di gestione della struttura sportiva “Ippodromo Chilivani Ozieri Srl” diretta dal dottor Paolo Puddu. Il bando prevede una procedura ad evidenza pubblica parametrata alla procedura aperta, quindi in libera concorrenza.

L’area individuata - che sarà concessa in diritto di superficie per venticinque anni dalla data di inizio dell’esercizio - potrà ospitare un impianto della potenza nominale non superiore a 1 megawatt (la stessa del Frigomacello). La ditta che si aggiudicherà la concessione dovrà farsi totalmente carico di progettare e realizzare l’impianto, nonché di adeguare la cabina elettrica, e immettere l’energia nella rete di trasporto nazionale; dovrà poi occuparsi della gestione e della manutenzione, ma gli sarà consentito «alienare la gestione delle attività afferenti gli spazi coperti dei fabbricati» seppure con il «previo consenso della società concedente». Tutte le aree e gli impianti, quindi, rimarranno vincolati alle destinazioni e alle modalità di utilizzazione indicati nel bando, «con l’eccezione delle variazioni conseguenti alla richiesta di autorizzazione necessaria alla realizzazione dell’impianto, nonché eventuali modifiche o abbattimenti che si dovessero rendere necessari per la realizzazione dello stesso, previa autorizzazione degli enti preposti». Il guadagno del Comune?: il 6 per cento della somma dei proventi della tariffa incentivante e della vendita dell’energia prodotta, «calcolata sull’effettiva produzione dell’impianto verificata dalle letture a consuntivo fornite dall’autorità preposta». (b.m.)

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