La Nuova Sardegna

Sassari

Nulvi, al via il restauro dell’organo della parrocchia

Nulvi, al via il restauro dell’organo della parrocchia

NULVI. È stato consegnato nei giorni scorsi ad una ditta specializzata nel settore, la bottega organara di Michele Virdis di Bono, l’antico organo della chiesa parrocchiale dell’Assunta destinato ad...

10 ottobre 2012
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NULVI. È stato consegnato nei giorni scorsi ad una ditta specializzata nel settore, la bottega organara di Michele Virdis di Bono, l’antico organo della chiesa parrocchiale dell’Assunta destinato ad essere finalmente restaurato e restituito alla comunità parrocchiale. La consegna del prezioso strumento ottocentesco è avvenuta con la supervisione di don Francesco Tamponi, direttore del’Ufficio dei Beni culturali della diocesi di Tempio e Ampurias, del parroco di Nulvi don Pietro Pruneddu e dell’assessore alla Cultura del Comune di Nulvi Barbara Nardecchia. La bottega organara di Bono lavorerà in collaborazione con una ditta veneta altamente specializzata in questo tipo di restauri e avrà a disposizione circa un anno per procedere al restauro delle 450 canne di metallo e delle 20 di legno nonché del complesso meccanismo sonoro e della struttura portante del grosso strumento. Già da un prima verifica e dal censimento delle canne il restauratore ha rinvenuto alcune canne chiaramente fine Settecento primi dell’Ottocento, «riconducibili con buona probabilità – sostiene Michele Virdis – a canne di facciata di un positivo di scuola napoletana». L’organo dell‘Assunta contiene insomma una interessante miscellanea di elementi e può vantare delle canne più antiche rispetto alla sua epoca. Chi lo ha realizzato, la bottega di Ulisse Paoli, discendente di antica famiglia toscana di costruttori di organi, lo ha datato infatti 1890 ma ha utilizzato canne costruite in epoche precedenti e la cosa rende ancora più interessante il restauro. «La fortuna di questo strumento è stata quella di essere stato realizzato con materiali di pregio - spiega ancora Michele Virdis - in particolare il somiere, vero cuore pulsante dello strumento (quello che dirama l’aria alle canne). L’organo è stato costruito con legno di noce nazionale che ha resistito quasi per miracolo alle tante traversie subite in questi anni dall’organo nulvese, finito per oltre 14 in vecchio deposito della ditta “Fratelli Bevilacqua” di Torre dei Nolfi di Bugnara, in provincia dell’Aquila, e da cui era stato poi recuperato nel 2007 con un blitz di don Tamponi e del Comune di Nulvi.

Mauro Tedde

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