La Nuova Sardegna

Sassari

Maltempo, allarme per 50 pellegrini sassaresi a Lourdes

Maltempo, allarme per 50 pellegrini sassaresi a Lourdes

A causa dell’esondazione del fiume Gave sono stati evacuati dagli hotel: «Stavamo andando alla grotta della Madonna quando il fiume è straripato»

21 ottobre 2012
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LOURDES. Ci sono una cinquantina di pellegrini del Sassarese tra gli oltre 500 che sono stati evacuati in luoghi sicuri a causa dell’ondata di piena del fiume Gave de Pau che ha inondato la vallata di Lourdes e allagato anche la grotta santuario, immediatamente chiusa per motivi di sicurezza. I pellegrini sardi formano una comitiva di circa 50 persone organizzata dalla “Janas viaggi” di Maria Giovanna Vacca di Sennori. Erano partiti giovedì e rientreranno lunedì notte. Stanno tutti bene anche se hanno vissuto momenti di paura e ora stanno affrontando i disagi provocati dall’improvvisa evacuazione dell’hotel nel quale erano alloggiati. Sono stati tutti trasferiti in altre strutture e assistiti dalla Protezione civile francese. «Avevamo appena finito la Via Crucis e stavamo andando verso la grotta quando abbiamo sentito le sirene – hanno raccontato nella tarda serata l’organizzatrice Maria Giovanna Vacca e Maria Fine, una donna di Sennori che fa parte della comitiva –. Ci siamo fermati e siamo stati attorniati da decine di mezzi della polizia e dei vigili del fuoco e dalle ambulanze. Inizialmente non ci siamo resi conto dell’emergenza, perché a Lourdes stava piovendo ma non così forte da far pensare a quello che è invece accaduto pochi istanti dopo davanti ai nostri occhi. Infatti – hanno continuato le due donne – abbiamo fatto appena in tempo a spostarci verso una zona più alta quando è arrivata la piena. Spaventosa. Che ha fatto ingrossare il fiume Gave, allagando in un attimo la parte più bassa della città e persino la grotta della Madonnina. Soltanto in quel momento ci siamo resi conto del pericolo, evitato dalla prontezza dei soccorsi. Siamo stati tutti trasferiti in strutture coperte all’interno della città – hanno spiegato Maria Giovanna Vacca e Maria Fine – dove siamo stati rifocillati e assistiti fino a quando non ci sono state trovate altre sistemazioni per la notte, visto che il nostro albergo era finito per due piani sott’acqua. Ancora non siamo riusciti a recuperare i bagagli, speriamo che la situazioni migliori, ma qui sta ancora piovendo e, soprattutto, ci è stato detto che c’è in arrivo un’altra fortissima perturbazione e potrebbe arrivare anche un’altra piena. Spaventati? – hanno concluso le due donne – No, perché siamo stati assistiti in maniera encomiabile, ma preoccupati sì. Ma siamo venuti qui per pregare e quindi continueremo a farlo con più forza perché non ci succeda niente».

Lourdes è finita sott’acqua nella tarda mattinata. In città c’erano oltre 500 pellegrini, tutti sistemati in luoghi sicuri, mentre il santuario è stato sprangato. Le piogge hanno fatto esondare il Gave du Pau, il fiume che attraversa Lourdes. Tutti gli alberghi della parte bassa della città sono stati sgomberati, anche con i canotti dei pompieri. Lo spazio intorno alla grotta di Massabielle, dove la Madonna apparve nel 1858 a Bernadette Soubirous, è sotto un metro d’acqua. Solo la Basilica dell’Immacolata Concezione e la cripta, che dominano la cittadina, sono rimaste accessibili.

«Erano 40 anni che non vedevo una cosa simile», ha raccontato Pierre Barrere, proprietario dell’Hotel Christina, mentre assiste attonito alle operazioni di evacuazione dei pellegrini, tra cui i 50 partiti dal nord Sardegna: in maggior numero da Sennori, Sassari e Sorso, ma anche da Ittiri, Codrongianos, Florinas, Ploaghe, Illorai, Bono, Castelsardo, Tergu.

Intorno a Lourdes, molte strade sono chiuse a causa dell’acqua e del rischio smottamenti. Sgomberati anche i camping e una quarantina di persone sono state sistemate in una sala comunale e in una palestra. Secondo Meteo-France, le piogge dovrebbero finire oggi, ma è forte la preoccupazione per una probabile nuova intensa perturbazione nella notte. (plp)

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