La Nuova Sardegna

SASSARI. Lo scorso 5 ottobre una donna camminava nelle vie del centro storico quando intorno alle 23 fu scippata da due persone che con la forza riuscirono a strapparle la borsetta e a fuggire a bordo di un motorino. La signora, una sassarese di 56 anni, rimase ferita e fu trasportata al pronto soccorso dove le furono prescritti sette giorni di cure.

I due giovani non avevano però fatto i conti con l’occhio attento delle telecamere della Ztl che quella sera ripresero ogni dettaglio dell’aggressione. A distanza di ventuno giorni – in tutto questo periodo gli uomini della squadra mobile non hanno mai smesso di indagare sull’episodio – ieri mattina la polizia ha arrestato i presunti responsabili. Si tratta di Claudio Ledda, 33 anni, e Alessandro Murgia, di 26, entrambi sassaresi e accusati in concorso fra loro di rapina e lesioni personali aggravate. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari.

Durante tutto questo periodo la squadra mobile ha acquisito nei confronti dei due giovani «gravi indizi di colpevolezza» e le immagini delle telecamere hanno in sostanza chiuso il cerchio. Non è la prima volta che la videsorveglianza consente di incastrare malviventi. È successo di recente anche nella zona tra viale Umberto e piazzetta colonnello Serra. Aggressioni inquadrate dalle telecamere, filmati acquisiti dalle forze dell’ordine e persone arrestate.

Stessa cosa per quanto riguarda quest’ultima rapina ai danni della donna di 56 anni che camminava nei viottoli del centro storico quando all’improvviso si era vista davanti agli occhi due giovani. Erano stati attimi concitati e di grande paura (per la vittima dello scippo): i due le avevano rubato la borsetta e poi erano scappati in moto. Chiaramente sarebbe stato molto più difficile risalire alla loro identità se non ci fosse stato il supporto delle telecamere.