La Nuova Sardegna

Sassari

L’Ugl difende la chimica verde

L’Ugl difende la chimica verde

Testoni: «Zuncheddu parli di più con la gente coinvolta e sia meno populista»

31 ottobre 2012
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PORTO TORRES. Non sono andate giù al segretario dell’Ugl Simone Testoni, le esternazioni del consigliere regionale Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera), che ha bocciato senz’appello il progetto della chimica verde. Secondo Testoni quello di Claudia Zuncheddu è «un comportamento strumentale e populista, ormai classico della nostra classe politica, che scatena la lotta tra i poveri». Il segretario dell’Ugl difende a spada tratta l’accordo istituzionale sottoscritto il 26 maggio del 2011, un accordo che «va proprio verso la soluzione delle bonifiche a Porto Torres, verso la riconversione di impianti di chimica tradizionale che nessuno vuole, e soprattutto verso la riqualificazione e reinserimento nel mondo del lavoro di centinaia di persone che proprio in Sardegna e nello specifico nel Nord Sardegna rischiano di perdere l’ultima speranza di lavoro e di dignità. Purtroppo non sono tutti così fortunati da essere consiglieri regionali come Claudia Zuncheddu o in grado di campare con i soldi della politica».

Ma Simone Testoni ne ha pure per il consigliere Carlo Sechi che «prima di dichiarare la sua preoccupazione del silenzio delle amministrazioni locali e di citare la chimica verde come progetto nebuloso, dovrebbe farsi una chiacchierata con le amministrazioni locali e tutte le parti coinvolte. Inoltre – incalza Testoni – e vorremmo sapere, quando è stato sindaco di Alghero che ne pensava della chimica di base a Porto Torres».

Per il segretario dell’Ugl «dovrebbero pensare(Claudia Zuncheddu e Carlo Sechi) a sviluppare idee concrete ed alternative, e se proprio vogliono far politica attiva per il lavoro e territorio, e nel contempo togliersi i privilegi o reinvestirli in Sardegna piuttosto che nel continente Africano, devono venire nelle assemblee dei lavoratori e lamentarsi degli accordi presi».

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