La Nuova Sardegna

Sassari

E.On, agenti ai cancelli per evitare nuovi blocchi

di Pinuccio Saba
E.On, agenti ai cancelli per evitare nuovi blocchi

Alcuni dirigenti nel mirino: dopo le proteste avrebbero minacciato di «cacciare» le imprese di appalto - VIDEO

08 novembre 2012
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PORTO TORRES. A Fiume Santo la situazione rischia di farsi incandescente dopo lo sgombero del presidio che bloccava l’accesso alla termocentrale di E.On. Mentre prosegue lo sciopero dei lavoratori della “Ser.At.In.”, oggi verrà presentato un esposto alla Procura della Repubblica e al prefetto di Sassari Salvatore Mulas contro alcuni dirigenti dello stabilimento che avrebbero minacciato di rescindere i contratti con le imprese di appalto (i cui lavoratori hanno manifestato con i colleghi della Ser.At.In ), colpevoli di aver fomentato la protesta. Le frasi incriminate sarebbero due: con la prima un dirigente avrebbe detto che avrebbe fatto di tutto per escludere le aziende del consorzio dalle prossime gare di appalto mentre la seconda minaccia era relativa alla rescissione dei contratti, alcuni dei quali andranno a scadenza fra un paio di anni. Uno scontro che sarebbe avvenuto poco dopo lo sgombero disposto dal prefetto martedì pomeriggio.

Ieri mattina, in previsione di un nuovo blocco dei cancelli, la strada è stata presidiata da un drappello di agenti di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Una presenza che però non ha creato problemi con i manifestanti. Il cambio turno è avvenuto regolarmente, mentre autocarri e autobotti (di una sola impresa) scortati dai carabinieri hanno sfilato lentamente fra due ali di manifestanti. Una scena quasi irreale, visto che da parte dei lavoratori non c’è stato alcun atteggiamento di ostilità. Il blocco dei giorni scorsi ha comunque creato più di un disagio: la nave carboniera, con 77mila tonnellate di combustibile, potrà essere scaricata solo oggi quando rientreranno al lavoro i “giornalieri” di E.On mentre solo in tarda mattinata è stato possibile scaricare il silo delle ceneri. Ma la carenza di manutenzioni denunciata dalle organizzazioni sindacali potrebbe aver provocato un nuovo incidente. Ieri si è registrata una fuoriuscita di carburante nel Parco Nafta, Pompe Tn. Il carburante è finito nella vasche di contenimento ma una parte si sarebbe riversata al suolo. Per questa ragione le commissioni Ambiente della Provincia e del comune di Sassari avrebbero deciso di aprire un’inchiesta conoscitiva.

Nel frattempo si mobilitano le istituzioni del territorio. Questa mattina una delegazione dell’assemblea municipale di Porto Torres raggiungerà i lavoratori che presidiano la strada di accesso alla termocentrale per portare la solidarietà dell’intera amministrazione e della città. Nel frattempo il sindaco Beniamino Scarpa ha lanciato un appello al prefetto di Sassari affinché i ministri Corrado Passera e Fabrizio Barca incontrino i lavoratori di Fiume Santo.

«Anche gli operai del Nord Sardegna devono essere ascoltati dai ministri del governo Monti, perché hanno la stessa dignità degli altri lavoratori dell'isola. Il prossimo 13 novembre due ministri saranno in Sardegna: chiedo al Prefetto di ascoltare l'appello dei rappresentanti sindacali del Sassarese e di creare le condizioni per un incontro. Il governo nazionale – conclude il sindaco di Porto Torres – deve puntare i riflettori sulla vertenza E.On, perché il destino di centinaia di lavoratori e di altrettante famiglie non può essere lasciato nelle mani di una multinazionale che ha deciso di ridimensionare ogni investimento nell'area produttiva di Fiume Santo».

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