La Nuova Sardegna

Sassari

Gli olivicoltori in erba protagonisti a Ittiri

di Vincenzo Masia
Gli olivicoltori in erba protagonisti a Ittiri

Grande partecipazione alla Giornata della raccolta promossa da S’Ischimadorza I bambini delle elementari hanno appreso come nasce il rinomato extra vergine

14 novembre 2012
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ITTIRI. Non c’è stato vento che potesse tenere. Infatti, nonostante Eolo ce l’abbia messa tutta, la “Giornata della raccolta” è davvero filata liscia come l’olio. Ieri l’entusiasmo, ma soprattutto la voglia di vedere quanto raccontato dalle nonne, ha sconfitto le raffiche che sferzavano gli oliveti della valle di “Serraolzu”, a pochi chilometri dal paese.

E così i numerosi ragazzi delle elementari, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno potuto vedere, sin dall’origine della filiera produttiva, come nasce l’extra vergine d’oliva. Quell’olio che da qualche lustro sta conquistando riconoscimenti nell’isola ma anche fuori. E questo grazie all’iniziativa dell’associazione “S’Ischimadorza” che, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, della Camera di Commercio di Sassari e l’assistenza tecnica di Laore Sut Ittiri, ha portato i parametri di produzione a livelli di eccellenza.

In un ambiente tipicamente collinare, con ulivi ultra centenari, i ragazzi hanno potuto mettere a confronto le diverse tecniche di raccolta. Non pochi di loro attrezzati di “Mutziglia” (un contenitore in panno che si legava alla vita delle “raccoglitrici”, e che veniva confezionato per l’occasione dalle loro nonne) hanno, materialmente, colto dal terreno le olive che altri bambini avevano fatto cadere dalle piante con l’uso di canne.

Era questo, infatti, l’antico sistema attraverso del quale si faceva uso, fino a qualche decennio addietro, per far cadere le olive dalle piante. La tecnologia ha sviluppato, nel tempo, altri sistemi meno faticosi e più produttivi quali l’abbacchiatura e la scuotitura. Ma questi sistemi che, pur interessando i piccoli olivicoltori, non hanno trasmesso loro quel fascino che è tipico della manualità e che tutti i ragazzini presenti hanno voluto esercitare con l’uso della “tramontata” canna.

Erano presenti alla simpatica iniziativa il sindaco Tonino Orani, il suo vice Gianni Dedola e Giovanna Scanu, assessore ai Servizi Sociali. Antonio Montinaro, tecnico di Laore, ha illustrato, con dovizia di particolari di tipo tecnico, il percorso attraverso il quale si arriva a produrre il “verdone”, l’olio extra vergine.

Il neo presidente dell’associazione “S’Ischimadorza”, Vincenzo Masia, ha mostrato ai futuri olivicoltori la tecnica della raccolta con la scuotitrice. L’interesse degli alunni era tale e tanto che hanno voluto imitare i “grandi”, recuperando le olive dalle reti distese al suolo e convogliarle nelle apposite cassette di raccolta.

Una giornata da ricordare ma soprattutto un’occasione unica che fa da cordone ombelicale tra il passato e il futuro in un percorso di conoscenza e di identità culturale e produttiva destinato a diventare elemento fondamentale per l’economia locale considerato che l’olio per Ittiri e il suo territorio, ha rappresentato una non trascurabile fonte di reddito. La gioiosa fatica degli olivicoltori in erba è stata premiata, come si conviene in ambiente contadino, con una ricca colazione a base di fumanti bruschette, riscaldate col calore del fuoco a legna, e innaffiate, manco a dirlo, col profumato olio extra vergine di Ittiri.

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