La Nuova Sardegna

Sassari

Anela, fallisce agguato contro operaio forestale

di Francesco Bellu
Anela, fallisce agguato contro operaio forestale

Indagini per tentato omicidio dopo la fucilata che ha sfiorato Tonino Flore mentre tornava a casa in macchina. Da due anni subisce continue minacce

16 novembre 2012
2 MINUTI DI LETTURA





ANELA. Una rosa di pallettoni ad altezza d'uomo. A pochissimi centimetri dal parabrezza e soprattutto da chi si trovava al posto di guida. Chi ha sparato voleva uccidere, ed è solo per un destino fortunato che quel colpo non è andato a segno. A finire nel mirino è stato un operaio dell'Ente foreste di Anela, Tonino Flore, di 52 anni.

Mercoledì pomeriggio Flore è stato raggiunto da una fucilata mentre, intorno alle 16, stava rientrando a casa dal lavoro lungo la strada provinciale 36 che collega l'azienda demaniale di Fiorentini con Bultei. Ora si sta indagando per tentato omicidio aggravato e danneggiamento. L'uomo, che ha il ruolo di capocantiere, ha raccontato ai carabinieri del comando di Bono e di Bultei di aver sentito, mentre guidava, un rumore sordo, strano, simile a quello di un botto.

Ha pensato a una gomma bucata o al massimo alla rottura del motore; solo dopo, una volta sceso dalla vettura, si è reso conto di quanto era realmente accaduto. A quindici centimetri dal parabrezza c'erano infatti i fori, grandi quanto un dito, di una scarica di pallettoni.

Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine che hanno svolto i rilievi di rito e hanno poi interrogato in caserma Flore per avere maggiori particolari sull'accaduto. Sulla base delle prime ricostruzioni, chi ha sparato era nascosto tra la vegetazione, non lontano dalla strada e in un punto utile per poter prendere bene la mira, ma dopo aver esploso una sola fucilata – quella non andata a segno, per fortuna – è scappato subito.

Molto probabilmente si era reso conto che a poca distanza dalla macchina dell'operaio ne stavano arrivando altre due su cui viaggiavano alcuni colleghi di Flore.

Un azzardo continuare, con il rischio di essere magari individuato con una certa facilità, visto che tutto è avvenuto intorno alle 16, quando era giorno. Adesso i militari stanno indagando sul movente, riaprendo storie passate e cercando di riannodarle le une con le altre. Una trama complessa attraverso la quale cercare di capire se esista o meno un filo che unisca tutte le vicende e dia un senso a un episodio apparentemente inspiegabile come questo.

Dal 2010, infatti, Tonino Flore aveva iniziato a subire minacce di vario genere. Atti mano a mano sempre più pesanti e sinistri: dalle scritte sui muri sino ai proiettili recapitati in casa.

Vicende tutte regolarmente denunciate, ma che adesso, alla luce, di quanto accaduto mercoledì pomeriggio, assumono decisamente contorni più inquietanti. Storie che hanno la parvenza di incubi di cui è ancora prematuro delineare sia i confini e sia, soprattutto, i motivi.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative