La Nuova Sardegna

Sassari

Giornate della solidarietà per Mondo X Sardegna

Domani e domenica le manifestazioni per sostenere le attività delle comunità di recupero di padre Morittu e la Casa famiglia che ospita persone malate di Aids

30 novembre 2012
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SASSARI. Mercatini con oggetti realizzati nei laboratori artigianali delle comunità di recupero, prodotti alimentari che provengono dai campi dove ogni giorno si ricostruisce il futuro di uomini e donne. Ma anche reading per riflettere sull’esperienza di chi - nel suo percorso doloroso - ha incontrato l’Aids.

Appuntamento - domani e domenica - con le Giornate della solidarietà in favore della Casa famiglia per malati di Aids e le Comunità di recupero dell’Associazione Mondo X Sardegna, fondate da padre Salvatore Morittu dell’ordine dei frati minori . Le iniziative si collocano nell’ambito del programma per la celebrazione della Giornata mondiale per la lotta all’Aids.

I mercatini si svolgeranno - nei due giorni - nell’atrio e nei locali attigui al santuario della Madonna delle Grazie: saranno esposti e messi in vendita gli oggetti dei laboratori artigianali di falegnameria, legatoria e decoupage, oltre ai prodotti alimentari (salsiccce, formaggi, dolci e olio) delle comunità di recupero di S’Aspru e Campu e Luas (a Siligo e Uta), della Casa famiglia Sant’Antonio Abate di Sassari, frutto del lavoro e dell’impegno quotidiano degli ospiti di quelle realtà. Il ricavato dalle vendite e dalle offerte, servirà come fonte di autofinanziamento per tutte le attività portate avanti dall’Associazione Mondo X Sardegna. Durante le due giornate, saranno presenti padre Salvatore Morittu e i volontari delle comunità e della casa famiglia per dare informazioni sulle attività svolte.

Nella giornata di domani, alle 19.30, nella chiesa di Sant’Antonio Abate e nell’omonima piazza, è in programma il reading «Aids, io l’ho incontrato» che l’Associazione Mondo X Sardegna ha promosso per sottolineare l’importanza dell’impegno degli operatori e dei volontari della casa famiglia Sant’Antonio Abate che ormai da 15 anni - unica in Sardegna - accoglie i malati di Aids.

Diversi gli ospiti che hanno aderito all’iniziativa. Insieme a padre Salvatore Morittu, ci saranno la scrittrice Michela Murgia, il questore di Sassari Antonello Pagliei. E poi, Giampaolo Cassitta, scrittore e responsabile dell’Ufficio detenuti P.r.a.p.; Antonello Caddeo e Maria Grazia Floris (medici del reparto malattie infettive dell’Università di Sassari); Speranza Canu (responsabile settore immigrati della Caritas Turritana); Barbara Tetti (presidente del Mos di Sassari). Oltre a volontari e operatori della casa famiglia. Le musiche saranno proposte dagli studenti del liceo musicale «Azuni», conduce Sante Maurizi.

Nella mattinata di domani, dalle 9.30 alle 12.30, la Casa famiglia è aperta alle visite degli studenti delle quinte classi delle scuole superiori di Sassari. Nel pomeriggio, invece, dalle 16 alle 19, visite libere per tutti.

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