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Adesso chiamatela EuroDinamo

di Roberto Sanna
Adesso chiamatela EuroDinamo

Basket, la splendida vittoria di Siviglia avvicina i biancoblù al secondo turno di coppa

07 dicembre 2012
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Mai visto un Banco così su di giri. In campo e fuori. Ieri la giornata conclusiva della maxi-trasferta è andata via un attimo tra puntate veloci nei fast-food e nei negozi di griffe alla moda, cotolette alla milanese e anche una seduta di allenamento defatigante prima di imbarcarsi a Linate per il rientro. Capita, se vinci a Milano e Siviglia, dai spettacolo in campionato e sei a un passo dal passare il primo turno dell'Eurocup. Tanta, tantissima roba se ti chiami Dinamo Banco di Sardegna, due anni e mezzo fa giocavi in Legadue e ogni estate rischiavi di sparire. Ora bisogna solo cavalcare l'onda senza lasciarsi prendere dall’ebbrezza della velocità, riprendere a ragionare partita per partita: domenica Reggio Emilia e non bisogna lasciare altri punti in casa, mercoledì sempre in casa il match-ball europeo contro l'Orléans.

Ambizioni e cautela. Mercoledì notte davanti a una "paella" tra pochi intimi in un ristorante a pochi passi dalla cattedrale, il coach Meo Sacchetti e il presidente Stefano Sardara hanno ribadito la linea guida di questa stagione: la Dinamo resta una provinciale ambiziosa e con giudizio. Finché il progetto economico che coinvolge il territorio regge e la squadra fa questi risultati, è fantastico. Di certo sembra quasi una stagione fuori dalle righe vedere il Banco fare corsa di testa all'inizio della stagione e, adesso, cominciare a farsi vedere in Eurocup. Che non è l'Eurolega, ma è pur sempre una vetrina interessante. Le ambizioni del resto si erano viste al momento dell'allestimento del roster: non si va a prendere Bootsy Thornton solo per salvarsi o provare a centrare i playoff, così come non si fa di tutto per trattenere i due Diener ipotizzando una stagione mediocre.

Vetrina. Tutti parlano del Banco. E in tanti si chiedono quanto reggerà questi ritmi folli e minutaggi comunque elevati degli uomini chiave. Un calo, prima o poi, è lecito aspettarselo, nel frattempo la squadra sta mettendo molto fieno in cascina: la strada per i playoff è parecchio sgombra, per la Final Eight di Coppa Italia ci siamo quasi, l'Eurocup è qualcosa in più che rischia di prolungarsi.

Mio capitano. In questo momento, Manuel Vanuzzo è l'uomo-chiave della Dinamo. A Milano ha deciso la partita in attacco, a Siviglia si è sciroppato 24' per via dei falli di Easley che praticamente non ha giocato l'ultimo quarto. Meo Sacchetti preferisce in questo momento una squadra molto perimetrale in attacco, mentre in difesa chiede un grande sacrificio proprio a Vanuzzo e Ignerski per non perdere il controllo dell'area. Il problema, anche qui, è gestire il minutaggio anche in rapporto agli anni e l'impressione è che si chiederà di stringere i denti un po' a tutti fino a mercoledì per la gara con l'Orléans e poi staccare completamente sfruttando la pausa dell'All Star Game. Partita-esibizione che porterà via ai biancoblù soltanto Travis Diener, il più votato dal pubblico, mentre le scelte tecniche non hanno toccato i biancoblù.

Modalità Reggio Emilia. La gara contro Cremona, dopo una trasferta lunga (anche più di questa) aveva proposto un Banco un po' affaticato. Stavolta il viaggio è stato un po' meno pesante e in più ci sono state le vittorie. In più, la Trenkwalder si presenterà senza Greg Brunner, uno che negli anni scorsi ha sempre dato molto fastidio. L'importante è ricaricare il più possibile le pile.

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