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Sassari

Centrale biomasse, chiesto il dissequestro

Centrale biomasse, chiesto il dissequestro

SASSARI. Il giorno dopo il sequestro della centrale a biomasse di Tottubella, i legali della società Green Power Five hanno depositato istanza di dissequestro al tribunale del Riesame. A breve un...

12 dicembre 2012
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SASSARI. Il giorno dopo il sequestro della centrale a biomasse di Tottubella, i legali della società Green Power Five hanno depositato istanza di dissequestro al tribunale del Riesame. A breve un collegio di tre giudici dovrà pronunciarsi sui sigilli apposti lunedì dal Corpo forestale al cantiere della società padovana, guidata dall’imprenditore Giuseppe Loppoli, assistita dall’avvocato Maria Claudia Pinna. Sequestro poi convalidato dal gip Maria Teresa Lupinu.

Secondo le indagini della stazione forestale di Sassari, coordinate dal pm Giovanni Porcheddu, il cantiere dell’impianto per produrre energia verde dal mais era stato avviato senza l’autorizzazione unica regionale, che rilascia l’assessorato all’Industria. Per questo la Procura contesta la violazione del testo unico in materia edilizia. Ma stando agli accertamenti della Forestale, in quell’area sorgono anche due complessi nuragici vincolati, e per questo la zona sarebbe sottoposta a tutela archeologica. Ma non risulta alcuna richiesta di nulla osta all’ufficio tutela del Paesaggio.

L’inchiesta era scattata su segnalazione dell’assessorato regionale all’Industria, che stava istruendo la pratica dopo le richieste di autorizzazione della Green Power Five, valutata nell’ambito di una conferenza di servizi. Ma il via libero non era ancora arrivato quando i lavori sono partiti: i digestori per la lavorazione del mais sono già stati impiantati. Da lunedì le ruspe si sono fermate dopo l’apposizione dei sigilli. Si attende ora l’udienza del Riesame. (e.l.)

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