La Nuova Sardegna

Sassari

SENNORI

Un ambulatorio per curare il piede diabetico

Un ambulatorio per curare il piede diabetico

La Asl avrebbe trovato la stanza rispondendo alla speranza di Margherita Branca

06 gennaio 2013
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SENNORI. Il medico c’è, ma per curare i pazienti affetti dall’infezione del “piede diabetico” è costretto a vagare in ospedale alla ricerca di un ambulatorio. Ma forse, il problema sarà risolto: la dirigenza dell’Asl avrebbe promesso di adattare nel palazzo rosa di via Monte Grappa. A raccontare tutte le vicissitudini è Margherita Branca; quattro ricoveri con diagnosi differenti, ma tutti derivanti dal suo stato di diabetica, malattia che dieci anni or sono le ha causato la cecità conseguente ad una grave forma di retinopatia. Nel luglio scorso si è ritrovata d’urgenza nel reparto di Medicina interna dell’Ospedale civile per ulcera al piede destro, ma la professionalità del personale medico e l’immediata angiografia le hanno consentito un immediato intervento per aprire l’arteria ostruita e limitare i danni. Il cosiddetto piede diabetico è una forma subdola di infezione e la presenza di ulcera aperta può portare a gravi malformazioni locali di lunga durata, sino all'amputazione.

Per questo motivo tutti i giorni, festivi compresi, un’infermiera le medica la ferita al piede e almeno una volta alla settimana un medico deve controllare l’aggressione infettiva ed eventualmente intervenire con piccole azioni chirurgiche ricostruttive o per eliminare brani di tessuti non più vitali. «Il guaio - lamenta Margherita - è che questo gentile dottore che si prende cura di noi (sono quattro i compagni di sventura) non ha un ambulatorio a disposizione, come quello che aveva nel vecchio padiglione, per cui ogni volta deve vagare alla ricerca di una stanza libera. Anche per questo motivo ci sentiamo poco considerati, già nella sfortunata condizione e speriamo solo che il medico non ci abbandoni o non sapremo a chi rivolgerci; la stessa responsabile del servizio Diabetologia lamenta carenza di personale».

Nella stessa casa dove vive con l’anziano padre, Margherita ha condotto per venti anni un piccolo negozio di generi alimentari, chiuso nel 93 con l’insorgenza della retinopatia diabetica. Venerdì l’aspetta la prossima visita e in casa si scatena la solidarietà sennorese nell’offrirsi di accompagnarla. Quando chiede dell’ambulatorio dedicato, qualche ospedaliero la informa che ne esiste uno ad Ozieri e allora fa finta di non sentire; ci mancherebbe solo di dover subire un altro disagio, quando Sassari è così vicina. Adesso si spera che la Asl trovi la stanza adatta.

Pietro Saba

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