La Nuova Sardegna

Sassari

Spese con carta di credito clonata

di Antonio Meloni

Professionista sassarese avvertita dei movimenti strani, avviate le indagini

12 gennaio 2013
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SASSARI. Gli hacker colpiscono ancora e a farne le spese, questa volta, è una libera professionista sassarese che nei giorni scorsi, con sorpresa, ha scoperto di avere la carta di credito clonata.

Il sospetto che qualcosa non quadrasse è venuto agli operatori del centro elaborazione dati dell’istituto di credito (Banca Intesa di Milano) col quale A.U., 44 anni, aveva stipulato a suo tempo un contratto per il rilascio di una carta ricaricabile prepagata. Ieri pomeriggio i tecnici hanno registrato una transazione ritenuta anomala per un importo di 250 euro e nel dubbio hanno preferito verificare direttamente con la titolare.

«Nel primo pomeriggio ho ricevuto una telefonata da Milano – racconta la donna – gli operatori del servizio di elaborazione dati mi chiedevano conto di un’operazione appena compiuta di cui ovviamente non ho saputo dare alcuna spiegazione perchè per me si trattava di una novità. Insomma, non mi risultava di avere effettuata una operazione simile». Si tratta dell’acquisto effettuato in un negozio virtuale di telefonini, uno dei tanti presenti su internet, ma è certo che lei di quel negozio non ha mai varcato la soglia neanche virtualmente. Il sistema di tracciatura della banca, però, ha registrato tutto, perfino altre operazioni su un sito americano, che per fortuna non sono andate a buon fine, alcuni acquisti per piccoli importi subito stornati dopo il primo tentativo di transazione. A quel punto il sospetto che la carta fosse stata clonata è diventato realtà e così i tecnici le hanno comunicato che avrebbero provveduto al blocco immediato del documento. «Fortunatamente – prosegue la donna – l’importo caricato era minimo e comunque gli operatori hanno agito tempestivamente facendo scattare la procedura prevista in questi casi. In atre situazioni le conseguenze sarebbero state assai più gravi».

Ora naturalmente seguirà una denuncia alle forze dell’ordine a cui spetta il compito non facile di risalire ai responsabili. Intanto l’istituto ha provveduto a fornirle un’altra carta e una volta inoltrata la denuncia, la donna dovrebbe anche rientrare in possesso della somma «perché – spiega – la carta era comunque assicurata».

Quella degli acquisti via internet è una prassi ormai consolidata, un modo comodo e anche simpatico di fare acquisti non privo, però, di rischi legati a quello che gli specialisti chiamano furto di dati.

«Mi è capitato altre volte di comprare on-line – conclude A.U. – ma è la prima volta che mi succede una cosa simile». Casi analoghi se ne registrano spesso, perciò occorre sempre seguire i suggerimenti degli esperti. L’invito è sempre quello di agire in sicurezza e, al minimo segnale strano, informare subito le forze dell’ordine. la tempestività della denuncia e della comunicazione all’istituto di credito consente di interrompere la truffa e limitare i danni. Le indagini purtroppo non sono semplici, perchè quasi sempre chi clona le carte di credito agisce da paesi che si trovano dall’altra parte del mondo e con tecniche difficili da prevedere.

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