La Nuova Sardegna

Sassari

Abbanoa, il Comune vuole 400mila euro e si rivolge ai giudici

di Gavino Masia
Abbanoa, il Comune vuole 400mila euro e si rivolge ai giudici

La somma era stata anticipata per la gestione del servizio Sollecitate tariffe ridotte dopo i disagi della scorsa estate

17 gennaio 2013
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PORTO TORRES. La giunta comunale passa alle maniere forti con Abbanoa. L’esecutivo ha deliberato di promuovere un decreto ingiuntivo, che sarà fatto alla società attraverso il tribunale civile di Cagliari, per il pagamento di 398 mila euro per prestazioni e servizi forniti fino al 2007. Il sindaco Beniamino Scarpa ha delegato il legale del Comune a rappresentare l’ente nel procedimento giudiziario in cui l’amministrazione reclama il pagamento delle somme anticipate , dovute per prestazioni e servizi forniti al gestore unico della rete idrica nel periodo compreso tra settembre 2006 e dicembre 2007.

Si tratta della prima tranche di un credito che ammonta complessivamente a 707 mila euro. «Anni fa – ricorda il primo cittadino – il Comune aveva stipulato un contratto con Abbanoa per eseguire le prestazioni di servizio, in forza del quale la società era obbligata a rimborsare i costi sostenuti». Nel giugno del 2012 l’amministrazione aveva proceduto alla messa in mora dell’ente regionale, ma Abbanoa non ha mai pagato, facendo come suo solito orecchie da mercante. Già il 19 novembre, dopo le numerose proteste di tutta la cittadinanza contro il gestore regionale del sistema idrico, la giunta aveva deliberato di procedere al recupero coattivo dell’importo, e l’altro ieri ha finalmente stabilito di presentare un ricorso al tribunale per decreto ingiuntivo, con l’obiettivo di recuperare i denari immediatamente esigibili.

Il rimborso richiesto, chiaramente documentato, è dovuto ai costi sostenuti per il personale del comune impegnato nell'esecuzione delle prestazioni: per l’acquisto del materiale utilizzato per le manutenzioni ordinarie e del materiale per la potabilizzazione e la depurazione, per costi dell’energia elettrica e per spese ordinarie strettamente connesse al servizio idrico integrato.

«La società – aggiunge il sindaco – si è purtroppo contraddistinta in questi anni per i numerosi disagi creati ai cittadini di Porto Torres (acqua sporca e maleodorante che sgorgava dai rubinetti). L’amministrazione ha già posto in essere nei confronti di Abbanoa le iniziative volte a ottenere un servizio conforme ai requisiti richiesti, attivandosi anche per l'applicazione di tariffe ridotte in considerazione della qualità dell’acqua distribuita in rete». L’argomento era approdato anche di recente in consiglio comunale, prima delle feste natalizie, con una mozione presentata dal gruppo consiliare dell’Unione popolare cristiana poi votata all’unanimità: invitava il sindaco, dopo opportuna verifica sugli aspetti prettamente legali ed organizzativi, a porre in essere tutte le procedure affinché il Comune ritornasse a gestire il sistema idrico in maniera diretta tramite anche le proprie risorse idriche.

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