La Nuova Sardegna

Sassari

Il Centro Velico può attendere

di Gavino Masia

La struttura di piazza Renaredda finora utilizzata per manifestazioni sportive e il Cinema-estate

23 gennaio 2013
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PORTO TORRES. Un Centro velico davanti al mare della Renaredda che la solita burocrazia, e anche i problemi dell’impresa che ha eseguito i lavori in progetto, rende a tutti gli effetti una incompiuta. Il progetto si era già fermato un paio d’anni fa perché i danari stanziati, 270 mila euro, non erano sufficienti a completarlo: ora servono circa 20 mila euro, con le spese generali si arriva a 38 mila euro, per rendere finalmente fruibile una struttura destinata a dare servizi al turismo. La speranza arriva attraverso le comunicazioni del settore Opere pubbliche del Comune, che vuole definire nel migliore dei modi un opera realizzata grazie alle risorse della legge 37 con l’aggiunta di una quota proveniente dal bilancio comunale. È prevista la realizzazione della barra di protezione, in acciaio inox, per dare supporto alla terrazza posta al primo livello della struttura: in quella superficie è presente un bar di piccole dimensioni, che potrà essere utilizzato dai tanti bagnanti che affollano l’omonima spiaggia della Renaredda. È previsto pure il ripristino delle parti distrutte dai vandali (vetri e infissi), a fine estate la piazza rimane in balìa dei maleducati, ed è necessario tinteggiare le pareti esterne danneggiate dai maniaci dello spray.

L’idea progetto era sempre quella che la struttura dovesse ospitare un centro velico per bambini, con spazi e servizi accessori al piano terra e un’ampia terrazza che doveva diventare luogo di ritrovo e socializzazione. Nelle scorse estati il Centro velico è servito unicamente come punto d’appoggio per alcune iniziative turistiche organizzate sulla piazza della Renaredda, con diversi eventi sportivi (calcetto volley, beach-volley) programmati dai privati e soprattutto le proiezioni di film sul maxischermo ricavato dalla facciata principale dell’edificio.

Ma nelle intenzioni degli amministratori era pure previsto che, nella parte retrostante il Centro velico, ci fosse un ricovero per le imbarcazioni, per far decollare una disciplina come la vela la cui palestra naturale è il mare vicino. Proprio la struttura della Renaredda potrebbe diventare il punto di riferimento per tutti quegli appassionati degli sport acquatici, con uno specchio acqueo che si apre sul golfo dell’Asinara e con i venti che invitano a regatare a due passi dalla cinta urbana. Questa parte del Lungomare è quella preferita da genitori e bambini, che possono passeggiare vicino al mare o sedersi nelle panchine in trachite disposte tra i viali alberati.

Un ambiente ideale per allontanarsi dai rumori del centro, insomma, ed è un vero peccato che per tante estati (ma anche nelle altre stagioni) la collettività non abbia potuto godere del Centro velico che si affaccia sul mare. Non sarebbe male affrettare ora i tempi del completamento della struttura, anche per mettere a punto della manifestazioni di interesse riservate a chi vorrebbe gestire il Centro velico e rivitalizzare l’estate turritana.

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