La Nuova Sardegna

Sassari

«Multe, un appalto da chiarire»

di Paoletta Farina
«Multe, un appalto da chiarire»

Il caso ritorna in commissione: per i cittadini costi altissimi. Ajello: ci sono assunzioni di parenti?

24 gennaio 2013
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SASSARI. Ma quanto costa ai cittadini ed è davvero vantaggioso per il Comune il servizio di gestione e notifica delle multe affidato dal 2011 a una ditta esterna? Una cosa sembra certa: a guadagnare è soprattutto la società Maggioli che, secondo i calcoli fatti ieri nella seduta della commissione comunale Ambiente e polizia municipale, grazie alle 54mila sanzioni erogate fino al 30 novembre ha incassato qualcosa come ottocentomila euro che a fine anno, in proiezione, potrebbero diventare addirittura un milione. «Gli automobilisti che hanno commesso un’infrazione pagano adesso un balzello aggiuntivo di 15 euro contro i 4,95 dei tempi in cui a notificare le sanzioni erano i vigili, – spiega il sardista Antonio Cardin, primo firmatario di un’interrogazione e una mozione sull’argomento –. Non solo. I cittadini non possono risparmiare (come avveniva in passato) recandosi direttamente alla cassa del comando della polizia municipale e, per giunta, devono saldare il debito entro sette e non più quindici giorni dalla data dell’infrazione». E la domanda che pone Cardin è anche un’altra: «Il Comune che convenienza ha a esternalizzare il servizio? L’amministrazione lo aveva affidato alla ditta Maggioli per liberare energie nell’organico dei vigili, mandandoli sulla strada, e risparmiando sul costo del personale. Ma se è vero che la Maggioli incassa queste cifre, allora perché non è il Comune a incamerarle? Con somme del genere, si potrebbero fare assunzioni di vigili ma anche avviare cantieri lavoro. La Maggioli, invece, ha assunto solo tre impiegati part time».

Non si placa la polemica sul caso multe e ieri tutta l’intricata materia è stata oggetto di una nuova e approfondita analisi da parte della commissione comunale presieduta da Giampaolo Manunta (Idv). Che vuole vederci chiaro. I consiglieri hanno rinnovato una richiesta di dati su costi e benefici dell’appalto che tra l’altro dovrà essere rinnovato. Finora infatti, sia dalle risposte fornite in consiglio dall’assessore Michele Azara e dall’audizione dello stesso assessore e del dirigente della polizia municipale Antonio Careddu, sono emerse risposte contradditorie. Come le crifre sul personale che si occupava del servizio prima che venisse appaltato: bisogna capire come mai ci siano vigili che continuano ad essere destinati a questi adempimenti.

Perciò Antonio Cardin ha chiesto agli uffici del Comune la trascrizione delle dichiarazioni fatte da Azara in aula.

Ma c’è un altro aspetto che la commissione comunale vuole approfondire. Sia in consiglio comunale che nella riunione di ieri, il consigliere dell’Italia dei Valori Isidoro Ajello ha posto due interrogativi: «È vero che il comandante Careddu ha tenuto corsi come docente alla Maggioli? Ed è vero che tra i dipendenti della società c’è un suo parente stretto?». Quesiti rimasti finora senza risposte.

Insomma, c’è materia su cui discutere. Tanto che alcuni consiglieri della commissione si sono chiesti se sia davvero opportuno proseguire sulla strada dell’affidamento a privati.

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