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Non ospitarono un ex latitante: imputati assolti

SASSARI. Ai carabinieri, una fonte confidenziale aveva suggerito: l’ex latitante nuorese Antonio Francesco Dettori era nascosto in una piantagione di canapa indiana, nelle campagne di Chiamonti,...

26 gennaio 2013
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SASSARI. Ai carabinieri, una fonte confidenziale aveva suggerito: l’ex latitante nuorese Antonio Francesco Dettori era nascosto in una piantagione di canapa indiana, nelle campagne di Chiamonti, prima di essere arrestato in Ogliastra nel giugno 2009. E per coltivazione di droga e detenzione di armi, pochi mesi prima erano stati denunciati due allevatori della stessa zona, Salvatore Porcu, 56 anni, e Vittorio Denanni, 47. A loro, ben prima di quella soffiata, erano stati trovati anche uno zaino e un sacco con indumenti, tabacco per sigarette in grande quantità, una tenda da campeggio, slip, calze e medicine. Solo l’informatore aiuterà, poi, a fornire un presunto legame, «più che verosimile» secondo i carabinieri, tra i due episodi. Il risultato è stato un processo a Porcu e Denanni per favoreggiamento di un latitante. Perché una volta arrestato, Dettori - ricercato per vari reati tra i quali un omicidio - aveva con sé, appunto, grandi quantità di quello stesso tabacco. Queste analogie sono state confutate dal difensore Pasqualino Federici, al processo davanti al giudice Giuseppe Grotteria. Che, complice anche la sollecitazione del pm Antonio Pala, li ha assolti perché il fatto non sussiste. (e.l.)

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