La Nuova Sardegna

Sassari

Cartelli sbagliati, multe da annullare

di Luigi Soriga
Cartelli sbagliati, multe da annullare

Il ministero dei Trasporti bacchetta il Comune di Sassari: «Errata l’indicazione del carico e scarico e degli stalli per residenti»

01 febbraio 2013
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SASSARI. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dà una tirata d’orecchi al Comune per l’utilizzo di una cartellonistica stradale alquanto creativa. In pratica la segnaletica che indica gli stalli per “carico e scarico merci” e quella associata ai parcheggi gialli riservati ai residenti non è conforme alla legge e va rifatta. E il dirigente tecnico di Roma invita Palazzo Ducale a provvedere anche in fretta, «al fine di evitare il proliferare di contestazioni e ricorsi». E devono essere tanti se il dirigente si è preso la briga di prendere un aereo e venire di persona a Sassari per vederci chiaro. Ora il Comune ha 15 giorni per sostituire la segnaletica, dopodiché il Ministero ha la facoltà di agire in prima persona ed accollare le spese all’amministrazione.

Per il Comune è un bel pasticcio perché i risvolti di questa bacchettata sono diversi. Il primo è una questione di immagine: possibile che in questi anni a nessun vigile urbano, quando ha estratto penna e taccuino, sia venuto il dubbio che qualcosa, in quei cartelli, non andava? Eppure il Codice della strada, e soprattutto il Regolamento, sono semplici e chiari nelle loro prescrizioni sulla segnaletica. c’è poco da sbagliare.

Il secondo aspetto invece riguarda le centinaia di multe comminate agli automobilisti che hanno lasciato la propria auto (senza autorizzazione) o all’interno di uno spazio adibito a carico e scarico, o dentro gli stalli per residenti. Un atto di fair play dell’amministrazione, una volta accertato l’errore, dovrebbe essere quello di annullare in autotutela tutte le sanzioni emesse negli ultimi 60 giorni. Infatti gli atti degli ultimi due mesi sarebbero ancora impugnabili dagli automobilisti, e considerando l’errore macroscopico commesso dall’Ufficio Traffico e mai rilevato dal Comando di Polizia Municipale, l’esito dei ricorsi sarebbe facilmente prevedibile. Per quanto riguarda invece le multe che risalgono a 61 giorni fa, per quelle non c’è niente da fare e dovranno essere pagate. Beninteso: l’errata segnaletica adottata dal Comune non può essere considerata un alibi per chi ha parcheggiato selvaggiamente, dato che i cartelli, sebbene non a norma, avvertivano a chiare lettere della presenza di uno stallo particolare e non utilizzabile da chiunque. Insomma, il simbolo del divieto di sosta funzionava da campanello d’allarme e chi ha lasciato la vettura in divieto intravedeva la multa all’orizzonte. Un conto però è la questione morale, altra storia sono i ricorsi e il linguaggio dei tribunali. Quando c’è di mezzo un ricorso, infatti, è la forma che conta e ogni leggerezza commessa ha un peso. Quella dell’Ufficio traffico è stata di aver segnalato il “carico e scarico” con un cartello verticale che invece indica una “sosta consentita a particolari categorie”. In pratica questo cartello che il Regolamento esecutivo del Codice della strada indica alla figura II 79/C avverte che il divieto non riguarda i veicoli delle forze armate, dei vigili del fuoco, delle polizia e via dicendo. Ma non si parla di mezzi adibiti al carico-scarico. Il segnale corretto da utilizzare sarebbe stato invece la classica P di parcheggio, che indica la presenza di un’area organizzata per sostare a tempo indeterminato. E assieme a questo cartello un altro pannello integrativo con la sagoma di un uomo che trasporta un pacco con un carrellino. E se poi esistono degli orari che limitano la possibilità di carico e scarico, la normativa prescrive di utilizzare un altro pannello che specifichi la validità temporale (dalle 10 alle ...). E sempre lo stesso cartello 79/C, è stato posizionato a ridosso degli stalli riservati ai residenti. Stesso errore commesso e stessa correzione suggerita dal Ministero: «sostituire con la P assieme a un pannello integrativo indicante la categoria di utenti per cui è valida la riserva». L’assessore al Traffico Michele Azara, formalmente, dice di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione: «C’è stato un incontro a dicembre con i tecnici del Ministero sulla questione dei cartelli e dei ricorsi – dice – so che è un problema che riguarda diverse città, abbiamo chiesto un parere e stavamo aspettando una risposta». Arriverà a giorni, e per il Comune non saranno buone notizie.

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