La Nuova Sardegna

Sassari

Tutto Nulvi in ansia per Maurizio Addis, scomparso da mesi

di Mauro Tedde
Tutto Nulvi in ansia per Maurizio Addis, scomparso da mesi

I genitori del ventinovenne si sono rivolti a “Chi l’ha visto” perché il suo cellulare squilla a vuoto. E ora temono il peggio

08 febbraio 2013
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NULVI. Quando è apparsa la sua foto nella scheda della trasmissione “Chi l’ha visto?” in molti a Nulvi sono rimasti di stucco, o hanno addirittura pensato a un brutto scherzo di Carnevale. Che Maurizio fosse emigrato, come d'altronde stanno facendo tantissimi giovani nulvesi in questi anni, si sapeva. Ma che fosse scomparso lo sapevano solo i suoi familiari e qualche amico. E scomparso forse non è la definizione giusta, visto che Maurizio Addis, 29 anni, un giovane operaio edile dagli occhi verdissimi e dal sorriso smagliante, è partito come partono tanti giovani in cerca di un lavoro o di una nuova dimensione. «Ho trovato il lavoro che ho sempre sognato», aveva detto il 17 novembre salutando i suoi genitori. Da quella mattina però non lo hanno più visto né sentito. Il suo cellulare continua da mesi a inserire la segreteria telefonica e a rimanere muto.

I genitori che in passato avevano già vissuto queste partenze quasi improvvise di Maurizio, che dava però continuamente notizie di sé, questa volta sono davvero preoccupati. Proprio lo scorso anno aveva voluto fare il cammino di Santiago di Compostela, un’esperienza che lo aveva entusiasmato e segnato profondamente, a giudicare dai racconti che al suo ritorno ha fatto a familiari e agli amici. Aveva portato a casa con orgoglio il famoso bastone di Pablito, che per molti pellegrini del camino diventa un vero compagno di viaggio, e la conchiglia bianca, simbolo del raggiungimento dell’obiettivo e della conclusione del lungo camino davanti all’Oceano. Maurizio è un ragazzo molto religioso, ha frequentato spesso dei seminari presso alcuni monasteri francescani in Sardegna e anche nel Continente e ama cercare questi momenti di solitudine e di riflessione, tanto che i genitori pensano possa essere in preda a una sorta di crisi mistica. A novembre si è licenziato dall’impresa edile nella quale lavorava, ha preparato il suo abituale zainetto ed è partito salutando con un sorriso i genitori. I quali hanno inizialmente voluto assecondare, come avevano fatto altre volte, i desideri del loro figliolo, la sua voglia di libertà e forse di realizzare da solo i suoi programmi e il suo destino. Ma quando sia a Natale che a Capodanno non lo hanno sentito hanno iniziato a preoccuparsi e a cercarlo. Si sono rivolti ai carabinieri di Nulvi e al servizio sociale del Comune, ma la ricerche sinora sono risultate vane. Sino a che il loro appello non è approdato nella trasmissione “Chi l’ha visto?”, con la speranza che qualcuno possa fornire notizie del giovane. La speranza è ovviamente che il giovane abbia trovato accoglienza in qualcuno degli istituti religiosi che aveva frequentato in questi ultimi anni e che abbia voluto realmente tagliare ogni ponte con il suo passato.

Ma le preoccupazioni e i dubbi per i familiari restano e si fanno ogni giorno più angoscianti e pessimistiche. Per questo sperano che almeno attraverso gli organi di informazioni possa arrivare al giovane o alle persone che lo ospitano la richiesta di aiuto dei genitori e delle persone care e l’accorato appello di far arrivare i qualche modo sue notizie.

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