La Nuova Sardegna

Sassari

Il Terzo settore chiede alla politica di fare sistema

Il Terzo settore chiede alla politica di fare sistema

SASSARI. Rafforzare i servizi e costruire risposte integrate e innovative, dare voce agli ultimi. E fare sistema. Sono questi gli strumenti attraverso i quali passa la costruzione di un nuovo welfare....

19 febbraio 2013
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SASSARI. Rafforzare i servizi e costruire risposte integrate e innovative, dare voce agli ultimi. E fare sistema. Sono questi gli strumenti attraverso i quali passa la costruzione di un nuovo welfare. «La crisi e le decisioni che vengono prese per affrontarla stanno impattando in maniera preoccupante sui cittadini» dicono gli esponenti del Terzo Settore, riuniti nell’incontro dibattito “Sussidiarietà e protagonismo civico. Oltre le politiche del rigore per le politiche di cittadinanza”. L’incontro ha messo a confronto le opinioni di alcuni candidati alle politiche: Silvio Lai, segretario regionale del Pd, Lino Mura (Idv) e Silvia Doneddu di Sel . «Sono convinto- ha detto Lai- che il terzo settore abbia un’importanza strategica nel territorio e che ci si debba attivare per rimettere in moto quell’idea di tessuto sociale di cui ha bisogno la Sardegna intera».

Contravvenendo agli accordi, lo Stato non ha aggiornato i conti senza tenere conto delle nuove spese e vincolando svariati milioni di euro. Questo rallentamento del flusso delle entrate ha creato un'imponente massa di residui attivi mentre il limite a impegni e pagamenti ha creato significativi residui passivi ed ha generato effetti a cascata sui trasferimenti ai Comuni. «Il nostro fine è quello di creare un nuovo sistema con il Terzo Settore, mettendolo alla pari di chi siede in Parlamento. Ci viene chiesto di fare sempre di più, ma la sussidiarietà richiede partecipazione e riconoscimento reale: solo così si possono costruire le condizioni perché il welfare in Sardegna e i diritti di cittadinanza abbiano un futuro roseo» dichiara Stefania Gelidi dell’Anpas, che tocca con mano i problemi di chi soffre. Il trasporto sanitario effettuato dall’associazione richiede a gran voce maggiori risorse finanziare così come la comunità Samaritano di Arborea che si occupa del recupero dei detenuti. Mancanza di autosufficienza e desiderio di entrare di più nei meccanismi decisionali: sono questi i bisogni più urgenti a cui la politica è chiamata a rispondere . (d.p.)

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