La Nuova Sardegna

Sassari

La crisi alimenta il fenomeno dell’usura

di Gianni Bazzoni
La crisi alimenta il fenomeno dell’usura

Il bilancio annuale della Guardia di finanza: controlli sulla spesa pubblica, lotta quotidiana alla droga e agli evasori fiscali

21 febbraio 2013
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SASSARI. In tempi di crisi, il fenomeno più odioso è quello dell’usura. Un dramma che coinvolge un numero sempre crescente di famiglie e del quale si intravede solo la punta dell’iceberg: quasi mai, infatti, gli usurai vengono denunciati perchè le vittime si vergognano e si trovano in condizioni psicologiche disperate. La conferma arriva anche dal bilancio annuale del comando provinciale della Guardia di finanza che è stato illustrato, ieri pomeriggio, dal colonnello Corrado Pillitteri.

«L’usura in Sardegna è assai diffusa – ha detto il comandante provinciale della Finanza – e molto difficile da scoprire. Ma noi ci stiamo lavorando e investiamo energie e risorse. Nel corso dell’anno appena trascorso sono stati quattro i filoni di indagini portate avanti, con quattro persone arrestate, due denunciate e sequestri effettuati per quasi 600mila euro». Interessante anche l’attività sul fronte del riciclaggio, dove sono state denunciate due persone (11 per violazione del decreto legislativo 231/2007, la normativa europea antiriciclaggio), segnalate 33 operazioni sospette e accertati importi oggetto di riciclaggio per un milione di euro. Il resoconto del 2012, tiene conto di una crisi economica e occupazionale dilagante - che certo non è una giustificazione per scivolare nell’illegalità - ma è evidente che certi reati sembrano alimentati dalla condizione di precarietà. Molte le realtà della provincia dove sono stati scoperti prestatori d’opera senza regolare contratto di lavoro: 49 i lavoratori in nero o con contratti irregolari alle dipendenze di 31 datori di lavoro. Il colonnello Corrado Pillitteri ha sottolineato che non risultano nel territorio di competenza una accertata presenza della criminalità organizzata, anche se le verifiche proseguono: nel 2012 sono stati eseguiti 12 accertamenti patrimoniali, con otto soggetti denunciati e beni sequestrati per 8milioni e mezzo di euro: una attività specifica è stata effettuata nella zona di Loiri Porto San Paolo. Nel complesso dell’attività per la tutela della legalità fiscale, sono stati accertati quasi 150milioni di redditi non dichiarati e 92 evasori totali. La Guardia di finanza ha sopportato un taglio degli organici pari all’8 per cento nell’ultimo triennio, ma il livello operativo è rimasto sempre elevato: 1085 verifiche fiscali, con 15milioni di violazioni sull’Iva e 79 persone denunciate. Controlli specifici sono stati esgeuiti sul fronte della spesa pubblica: scoperti 537 mila euro di aiuti comunitari indebitamente percepiti e 10milioni di finanziamenti nazionali e locali incassati da soggetti che non ne avevano titolo (nello specifico nel settore agricolo). Sul fronte della droga, denunciate 83 persone, 35 arrestate con sequestri di stupefacente operati principalmente nei porti e negli aeroporti. Stabili le chiamate al 117, oltre la metà però anonime e, quindi, non utilizzabili.

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