La Nuova Sardegna

Sassari

Monserrato, pattinaggio e tennis sono realtà vive

di Nadia Cossu

Il maestro Mino Piu: «Gestiamo una bella struttura che funziona benissimo e vogliamo invitare altri appassionati a praticare sport nel nostro impianto»

27 febbraio 2013
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SASSARI. Una realtà che non ha alcuna intenzione di morire, perché da queste parti le attività sportive fervono quotidianamente. Un impianto gioiello, insomma, quello gestito a Monserrato dall’Associazione Accademia tennis del presidente Mino Piu che comprende pattinodromo, club house e campi da tennis.

I numeri parlano chiaro: circa settanta ragazzi seguono i corsi di tennis, la società coinvolge anche i giovani della zona a titolo gratuito e alcune società frequentano assiduamente il pattinodromo per allenamenti e gare.

Mino Piu la racconta – questa bella realtà sociale e sportiva – con la passione che lo contraddistingue da sempre. «Gestiamo l’impianto dal 1991. Quando siamo arrivati era in totale degrado, era stato costruito e poi abbandonato». L’Associazione accademia tennis lo ha rimesso in piedi, non senza fatica e sacrifici. «Quattro anni fa c’è stato un ulteriore miglioramento con la manutenzione straordinaria dei campi da tennis». Molti giovani trascorrono i pomeriggi nei campi e nella pista da pattinaggio, aperti dalle 9 alle 21.

Un problema, però, ce l’ha questo impianto sportivo che il Comune di Sassari ha affidato in gestione all’associazione presieduta da Piu. Ed è proprio quest’ultimo a spiegarlo: «Il pattinodromo, rispetto ai campi da tennis, è sottoutilizzato». Ossia: ha delle potenzialità che gli permetterebbero di funzionare molto di più e meglio. «Gli atleti di una società si allenano qui due, tre volte alla settimana tra le 19 e le 21. Nella pista è garantita anche l’illuminazione, le spese di gestione sono tutte a carico nostro». Per questo il presidente lancia l’appello: «Tutti gli appassionati (quindi non necessariamente iscritti a società sportive ndr) possono contattarci e usufruire di questo spazio. Il costo è davvero minimo: due euro all’ora». Una sorta di prezzo simbolico che permette all’Associazione accademia tennis di andare avanti e di continuare a garantire l’efficienza e la manutenzione della pista.

Quella di Monserrato-Rizzeddu è dunque realmente una sana realtà sportiva, come tale da difendere e tutelare. Anche perché è molto apprezzabile l’obiettivo di coinvolgere sempre più giovani nello sport. Il pattinaggio, ad esempio, sarebbe una bella passione da coltivare. Per questo la proposta di Mino Piu non dovrebbe restare inascoltata.

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