La Nuova Sardegna

Sassari

Tra negozi, scuole e uffici il lavoro resta un’utopia

di Nadia Cossu
Tra negozi, scuole e uffici il lavoro resta un’utopia

Santa Maria di Pisa, tanti servizi nel rione e buona manutenzione delle strade ma tutti i giorni alle 8 la gente si mette in fila alla ricerca di un’occupazione

28 febbraio 2013
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SASSARI. Una piccola città nella grande città. Negozi, servizi, uffici, scuole, ampi spazi pubblici. Tra Santa Maria di Pisa e Latte Dolce trovi di tutto. Dal panino appena sfornato al dolce, dal buon caffè alla birra, dall’ufficio postale al laboratorio analisi, dal supermarket ai campi di calcio. E tanti, tanti circoli. C’è tutto in questo quartiere che però continua a essere classificato come “difficile”. Gli abitanti raccontano che «nell’ex ufficio di collocamento c’è una lunga fila fin dalle otto del mattino». Qui più che altrove, lo dicono i numeri, i disoccupati negli ultimi tre anni sono quadruplicati e, insieme a questi, sono aumentate drasticamente anche le povertà.

I grossi problemi, da queste parti, non riguardano la viabilità o le buche nelle strade (anche se a dire il vero ci sono casi come quello di via Monteverdi, mai asfaltata e con delle situazioni di pericolo da eliminare quanto prima). Qui il disagio è tutto sociale.

L’aiuto dei servizi sociali. Tra Santa Maria di Pisa e Latte Dolce lavorano quattro assistenti sociali in una struttura di accoglienza che si trova in via dell’Anziano. Molto ben organizzata: c’è l’operatore che fa la prima accoglienza, c’è l’ufficio di segretariato sociale che sbriga la burocrazia, c’è la psicologa e lo sportello di ascolto giovani. A brevissimo ci sarà il trasferimento nei locali ristrutturati di via Bottego che riuniranno tutti gli operatori. In un’unica sede sarà operativo l’intero servizio territoriale che si occupa di minori, anziani, disabili, adulti e povertà.

Le emergenze. Alberto Puglia, responsabile del servizio territoriale 2 (Latte Dolce, Santa Maria di Pisa, Sant’Orsola, Li Punti), lo dice chiaramente: «Nel 2012 abbiamo registrato un grosso aumento di richieste per l’assistenza economica». Il riferimento è ai contribuiti continuativi, i rimborsi bollette e il servizio civico di pubblica utilità. «A questi si aggiungono i contributi straordinari erogati per tamponare le situazioni di sfratto dovute al mancato pagamento dei canoni di locazione».

I progetti per i giovani. Il Comune di Sassari sta investendo molto per i giovani. Anche perché in questa fascia sociale ci sono quelle emergenze che ancora si possono recuperare. Uno fra tutti è il progetto contro la dispersione scolastica avviato in collaborazione con la scuola media numero 10 che prevede «l’affiancamento – spiega Puglia – di un tutor “facilitatore” selezionato tra giovani laureati che ha il compito di aiutare i ragazzi a scuola» e anche fuori qualora ce ne fosse bisogno.

Il quieto vivere. A Santa Maria di Pisa sembra quasi vigere una regola che tutti i residenti a quanto pare rispettano. Ed è uno di loro a sostenerlo: «Qui nessuno tocca la macchina del vicino di casa, tanto per fare un esempio – racconta un uomo poco più che cinquantenne – Anche le persone che hanno problemi di tossicodipendenza o altro non rompono le scatole in casa propria». E infatti li vedi camminare da soli sul marciapiede, sedersi in cerchio nella piazza a bere una birra «ma mai vanno a disturbare gli abitanti del quartiere». Qualche anno fa avevano imbrattato l’ingresso della farmacia, «ma da queste parti devi farti rispettare – racconta la stessa persona – e infatti la farmacia era rimasta chiusa per principio un paio di giorni ed era stata riaperta solo quando i “colpevoli” avevano ripulito tutto».

Lo sport. L’attività sportiva non manca, anche perché i campetti di calcio e calcetto ci sono, sono ben curati e i ragazzi li frequentano.

Degrado. Certo sarebbe bello che chi di dovere facesse sparire dal marciapiede di via Donizetti quel cumulo di rottami bruciati che, oltretutto, costringono i pedoni a camminare sulla strada per scansarli con i rischi che si possono immaginare.

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