Chiusura poste: tante firme per dire no
Prosegue la raccolta contro la decisione paventata di abbassare le serrande degli uffici di San Nicola
OZIERI. Prosegue la raccolta di firme contro la paventata chiusura dell'ufficio Poste Italiane di San Nicola. I moduli per sottoscrivere la petizione sono disponibili anche a Ozieri nei bar 46, Polo, Taras, Italia, Jolly, Solinas, pizzeria Angel & Devil, Cartolibreria Logudoro oltre che a San Nicola nella pizzeria Il Veliero, i bar gelateria Art Cafè, Da Margherita, la rosticceria Lo Sfizio, in farmacia, in edicola e in tabaccheria, nei supermercati Sisa e Sigma, nella sede della società religiosa di San Nicola.
La petizione, che ha già raccolto centinaia di firme, si chiuderà domenica 17 marzo.
«Dobbiamo avere più firme possibili - dice la promotrice Maria Vittoria Dettoto - per far sentire la nostra voce». La petizione sarà inviata al sindaco Leonardo Ladu, alla presidente della Provincia Alessandra Giudici, al presidente della Regione Ugo Cappellacci, al ministero delle Poste e Telecomunicazioni, ai rappresentanti sindacali territoriali e ovviamente alla direzione provinciale di Poste Italiane.
«Nel testo della petizione - spiega Dettoto - chiediamo che Poste Italiane ci fornisca una risposta scritta, pubblica e ufficiale circa il fatto che l'ufficio postale di San Nicola non chiuderà. Tale risposta dovrà essere supportata dalla conferma dei nostri rappresentanti politici e sindacali territoriali. Ritengo - dice la promotrice dell’iniziativa - il pronunciato silenzio perpetrato dagli stessi su questo argomento davvero scandaloso: in particolare quello del sindaco Ladu, che a tutt'oggi, ad oltre un mese dall'inizio della protesta, non ha assunto alcuna presa di posizione sull'argomento. Le responsabilità di un primo cittadino - conclude duramente Maria Vittoria Dettoto - non possono essere solo quelle promesse durante una campagna elettorale». (b.m.)