La Nuova Sardegna

Sassari

NULVI

Piccoli pittori dipingono le uove pasquali

NULVI. Chi ha superato la cosiddetta mezza età ricorderà senz’altro l’antica tradizione, ormai quasi definitivamente scomparsa, della decorazione delle uova in occasione della Pasqua, sino a qualche...

13 marzo 2013
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NULVI. Chi ha superato la cosiddetta mezza età ricorderà senz’altro l’antica tradizione, ormai quasi definitivamente scomparsa, della decorazione delle uova in occasione della Pasqua, sino a qualche decennio fa motto diffusa anche nei centri della nostra isola.

L’usanza delle scambio delle uova vere, decorate con ogni tipo di disegno e dediche, risale infatti già al Medioevo anche se l’uovo, che rappresenta il simbolo delle vita in se e di ritorno alla vita ha sempre avuto tratti simbolici sin dai tempi più remoti.

Un’antica usanza voleva che le uova durante il periodo di Quaresima, in virtù del digiuno, non venissero consumate e venivano conservate per la Pasqua quando, fantasiosamente decorate venivano usate come dono, in quanto simbolo di resurrezione e della ciclicità della vita. Bene hanno fatto quindi la Biblioteca comunale “Candida Mara” e l’assessorato alla Cultura del Comune a proporre quest’anno un laboratorio di decorazione delle uova pasquali che si sta tenendo proprio nei locali della biblioteca nel quadro di un più ampio programma di promozione alla lettura e con l’intendo di avvicinare anche gli utenti più piccoli alla biblioteca e quindi alla lettura, creando simpatici momenti di aggregazione.

Sotto la guida esperta dell’artista nulvese Antonella Cargiaghe, raffinata pittrice con una predilezione per le icone sacre, un gruppo di bambini sta lavorando con entusiasmo a questa affascinante operazione utilizzando per ora delle uova di polistirolo per evitare piccole catastrofi se il guscio dell’uovo dovesse rompersi una volta decorato e magari dopo averci lavorato a lungo.

Mauro Tedde

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