La Nuova Sardegna

Sassari

Parte dal web un appello per le preferenze di genere

di Antonio Meloni
Parte dal web un appello per le preferenze di genere

La consigliera comunale del Pd Esmeralda Ughi chiede alla Regione di istituirle nella nuova legge elettorale: già raccolte in pochi giorni 700 adesioni on line

15 marzo 2013
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SASSARI. Una lettera aperta ai consiglieri regionali per chiedere il sostegno alla battaglia sulla doppia preferenza di genere. L’iniziativa di Esmeralda Ughi, consigliera di maggioranza a Palazzo Ducale, nonché insegnante nella scuola pubblica, dimostra almeno due cose: la necessità, ormai irrinunciabile, di garantire alle donne adeguata rappresentanza nelle sedi decisionali e il fatto che i destini della politica si giochino sempre di più sul web. Certo è che l’appello lanciato dalla Ughi, e ripreso dalla grande rete grazie alla cassa di risonanza dei social network, ha già fatto registrare oltre settecento adesioni in appena tre giorni. Un consenso notevole e trasversale che vede tra i firmatari anche molti uomini, convinti assertori del fatto che il buon esito di questa iniziativa possa cambiare le sorti e lo stile di una politica in caduta libera.

Coloro che decidono di aderire alla petizione, infatti, ritengono che laddove le donne siano presenti in misura consistente, l’azione politica sia più efficace e mirata. Anche molte associazioni, in questi giorni, stanno sostenendo la campagna promossa dalla consigliera comunale. Attenzione, però, a non confondere la doppia preferenza di genere con le contestatissime quote rosa perché si tratta, invece, di una cosa sensibilmente diversa. L’iniziativa, infatti, riguarda una proposta di legge che conceda all’elettore la facoltà di esprimere più di un voto puntando sul contributo che le donne possono fornire nelle istituzioni e aprire, così, quella stagione nuova tanto auspicata. Il sistema è stato adottato con successo, per la prima volta, nella Regione Campania dove il numero di donne elette in Consiglio ha permesso di garantire alla componente femminile una rappresentanza del 20 per cento. Esmeralda Ughi non nasconde la soddisfazione per il risultato ottenuto finora, ma coglie l’occasione per rilanciare i temi di questa battaglia: «Ringrazio tutti coloro che hanno aderito – dice la consigliera del Pd – ma è necessario continuare con decisione, dobbiamo raggiungere almeno cinquemila firme perché il nostro appello alle consigliere e ai consiglieri sardi abbia qualche peso nelle loro decisioni e per ottenere questo risultato è necessario che l'iniziativa sia presa in considerazione dagli organi d’informazione”. Il periodo è cruciale, infatti proprio in questi giorni l'assemblea regionale sarda sta definendo la nuova legge per il rinnovo, legge che prevede già, grazie alla recente approvazione del Parlamento, la riduzione del numero degli eletti da 80 a 60. Se la petizione andasse a buon fine, gli elettori sardi, già dalle prossime consultazioni elettorali, potrebbero andare al voto con il sistema della doppia preferenza di genere.

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