La Nuova Sardegna

Sassari

Il Papa incontrerà i lavoratori della centrale E.On

di Vannalisa Manca
Il Papa incontrerà i lavoratori della centrale E.On

L’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei raccoglie l’appello dei cassintegrati. L’appuntamento sarà dopo Pasqua

19 marzo 2013
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SASSARI. Il brivido ha cominciato a percorrere le loro schiene sin dall’annuncio: «Habemus Papam» e quando Papa Francesco è comparso sul balcone di San Pietro, gli operai di E. On ne sono rimasti affascinati. «Dobbiamo incontrarlo. Lui può ascoltare le nostre angosce». Il loro appello è arrivato sino al Vaticano: Papa Francesco incontrerà i lavoratori di Fiume Santo. Un incontro che avverrà quanto prima, certamente dopo le festività pasquali, forse in un mercoledì del mese di aprile.

È stato Padre Paolo Atzei, l’arcivescovo di Sassari, a tessere i fili per arrivare all’incontro col Santo Padre, dopo l’appello lanciato in particolare da Giovanni Tavera, il segretario della Uiltec, che con gli altri sindacati e con le istituzioni territoriali sta cercando tutte le strade possibili per trovare soluzioni a una vertenza resa ancora più difficile dopo l’annuncio di 120 licenziamenti da parte della multinazionale tedesca.

«Ho parlato con la Segreteria di Stato vaticana - dice Padre Paolo - e ho espresso la mia preoccupazione dopo le avvisaglie di licenziamenti. Questo è un territorio con un altissimo tasso di disoccupazione e non vogliamo che altri padri di famiglia perdano il posto di lavoro. La mia preoccupazione è stata ascoltata, ho posto il problema dell’emergenza e dell’urgenza. Mi è stato assicurato che Papa Francesco riceverà i lavoratori di E.On. Non si sa quando e neppure le modalità. Sarà durante l’udienza generale, oppure incontrerà una delegazione. Non so come sarà, vedremo nei prossimi giorni. È sufficiente anche un solo minuto e la sua benedizione».

Gli operai sanno quale valore mediatico potrà avere quest’incontro. Sanno quanto sia importante portare fuori dai confini isolani la voce dei lavoratori di Fiume Santo. Padre Paolo sarà un po’ il capo delegazione e certamente avrà anche il conforto di un altro sardo, monsignor Angelo Becciu, pattadese, vicesegretario di Stato. Ma, nel frattempo, l’arcivescovo cercherà di parlare anche con i responsabili di E. On, per avere un quadro completo della situazione che provvederà a illustrare in un documento che invierà in Vaticano: «Sono tessere da mettere insieme con pazienza», dice. Anche se sa bene che ormai da queste parti la calma e la pazienza sono come i sentimenti che non si riesce più a esprimere.

Giovanni Tavera è emozionato alla sola idea di arrivare fino al Papa. «Questo pontefice ci ha da subito sbalordito - dice il sindacalista della Uiltec -. Si è rivolto ai più deboli e il mio pensiero è andato a questo nostro territorio martoriato dalla disoccupazione, dalla cassa integrazione, dagli esodati e da quelli che il lavoro ormai non lo cercano più». Tavera ha trovato in Padre Paolo un alleato: «È sempre vicino ai lavoratori e anche in quest’occasione sentiamo forte il suo abbraccio».

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