La Nuova Sardegna

Sassari

Raddoppiate le donazioni di sangue

Nel 2012 raccolte oltre duemila sacche di plasma in più: il centro di Alghero primo in Sardegna come produttore

26 marzo 2013
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SASSARI. Oltre duemila sacche di plasma in più raccolte nel 2012 nei presidi ospedalieri della Asl 1 rispetto al 2011 e un centro trasfusionale, quello di Alghero, che ha quasi raddoppiato il numero delle sacche di sangue donate nel corso dell’anno.

Sono i successi conseguiti dalla Azienda sanitaria nella corsa per il raggiungimento dell’autosufficienza prevista dai “Piani sangue” nazionale e regionale e, allo stesso tempo, per abbattere i costi. In questa gara, il Sassarese ha ottenuto i migliori risultati della Sardegna e il centro di Alghero si è posto al primo posto come produttore di plasma in aferesi (più 240 per cento) di tutta la Sardegna. La produzione pro-capite nel presidio sanitario della città catalana è ai livelli del Veneto. I vertici della Asl contano di ottenere risultati ancora migliori con il “Pogetto Plasma” che coinvolge, oltre ai centri di Immunoematologia e Medicina trasfusionale di Sassari e Alghero, anche quello di Ozieri. Gli obiettivi del progetto sono stati illustrati in un comunicato. «Migliorare l’attività dei centri trasfusionali, incentivare l’utilizzo degli emoderivati, aumentare la produzione di plasma abbattendo i costi per l’Azienda sanitaria locale - si legge nella nota -. Sono alcuni degli obiettivi del progetto». L’importanza del piano è sanitaria ed economica: gli emoderivati sono farmaci indispensabili per la cura di numerose patologie e possono essere ricavati esclusivamente dal plasma «di cui - spiegano alla Asl - l’Italia e la Sardegna sono carenti, costringendo all’acquisto dall’estero con un esborso notevole per il sistema sanitario nazionale». Per raggiungere l’autosufficienza occorre raccogliere molto più plasma inviare all’industria farmaceutica che estrae i vari componenti che ritornano nell’isola sotto forma di farmaci salvavita. «Per raggiungere questi obiettivi - si spiega nella nota - la Asl ha definito un nuovo regolamento che disciplina il trattamento e la gestione del plasma non utilizzato per fini trasfusionali, con l’attribuzione di ore aggiuntive al personale dei centri trasfusionali». Il progetto è stato avviato a luglio e dopo sette mesi di sperimentazione la Asl ha chiuso il 2012 con un aumento significativo della produzione di plasma destinato alla lavorazione industriale, passando da 13.012 sacche del 2011 a 15.182 del 2012, con un più 29 per cento. La produzione pro-capite è passata da 0,86 kg ogni 100 abitanti nel 2011 a 1,11 kg ogni 100 abitanti nel 2012, contro una media regionale dell’0,74. «In termini economici - spiegano al palazzo rosa, sede della Asl - l’Azienda ha ridotto la spesa del 26 per cento rispetto al 2011. Oltre a ciò, grazie alle attività avviate in via sperimentale dal centro trasfusionale dell’ospedale civile di Alghero, l’orario aggiuntivo ha consentito di migliorare l’offerta mediante la donazione su appuntamento e l’orario continuato due volte alla settimana. Per i pazienti in condizioni critiche sono state attivate trasfusioni domiciliari». Grazie al potenziamento dell’attività e alla collaborazione con donatori e associazioni di volontariato, Alghero è passata in un anno da 3.795 sacche raccolte a 6.015. L’incremento dell’aferesi produttiva è del 240 per cento. «Più plasma si produce, più emoderivati la Asl potrà ricevere dalle aziende farmaceutiche senza dover sostenere nessun esborso aggiuntivo, destinando le risorse risparmiate ad altre necessità» ha spiegato il direttore generale Marcello Giannico.

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