La Nuova Sardegna

Sassari

La primavera delle cicogne

di Emidio Muroni
La primavera delle cicogne

Alcuni esemplari hanno già fatto il nido sui tralicci che si trovano nella zona di Campu Giavesu

27 marzo 2013
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GIAVE. Per il terzo anno consecutivo, richiamate dalla bellezza e tranquillità del territorio, il 21 marzo scorso, con l’arrivo della primavera, e probabilmente anche per sfuggire al maltempo che imperversa su tutta l’Europa, nella piana di Campu Giavesu, sono arrivate le cicogne. Si tratta di una specie bianca, la “Ciconia Ciconia”, particolarmente importante e protetta, che ha mostrato di prediligere la zona, favorita dalla bellezza e vivibilità dell’habitat che ancora, per fortuna, e per una giusta protesta popolare, non ha subito le scongiurabili e disastrose modifiche, di carattere ambientale, che i “predatori multinazionali del nuovo secolo”, in nome di un arricchimento personale, avrebbero voluto imporre con la realizzazione di ecomostri termodinamici. Le cicogne, senza inquinare l’ambiente ma arricchendolo con una ventata di novità e una pennellata di colore, hanno costruito il proprio nido, largo più di un metro, su un traliccio dell’Enel, abbastanza in alto da essere isolato ed evitare danni ai volatili. La femmina in questo periodo dovrebbe deporre le uova, in media tre o quattro, per covarle assieme al maschio. Non hanno particolari esigenze alimentari e si adattano a qualunque cibo che nella zona possono trovare in abbondanza. L’amministrazione comunale, grazie all’interessamento personale del sindaco Giuseppe Deiana e del vice Pietro Diaz, ha mostrato un’apprezzabile sensibilità ai problemi ambientali del Comune e, per proteggere e salvaguardare un evento di così grande portata, ha immediatamente fatto transennare lo spazio circostante e apporre un cartello con la segnalazione della zona di nidificazione e le caratteristiche descrittive della cicogna bianca. Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, oltre a monitorare le varie fasi di nidificazione, con frequenti sopralluoghi, ha affisso dei cartelli che, in base alle leggi nazionali e regionali, recano disposizioni a tutela dei nidi e dei siti di nidificazione. Una serie di lodevoli interventi dovuti, oltre alle disposizioni di Legge, alla volontà di proteggere, conservare e arricchire nel modo migliore un territorio che unisce la stupenda bellezza dei suoi prati e dei boschi, alla rarità e bellezza delle numerose specie animali che vi trovano l’habitat naturale più idoneo e sicuro. L’arrivo delle cicogne è stato salutato con grande entusiasmo, anche perché considerato un nuovo segno della necessità di conservare incontaminato e libero da interventi massicci e sovradimensionati uno spazio di cui gli abitanti vogliono riappropriarsi, per riutilizzarlo, con tecniche moderne, come struttura base di un’agricoltura che, seppure momentaneamente perdente nel confronto con gli “ecomostri in itinere”, può produrre in abbondanza, con il cibo, la forma di energia che sta alla base della vita.

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