La Nuova Sardegna

Sassari

Rischia il collasso il sistema del soccorso

di Daniela Scano
Rischia il collasso il sistema del soccorso

La Asl non paga da mesi le 33 associazioni di volontariato che garantiscono il servizio nel Sassarese

30 marzo 2013
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SASSARI. Rischia la paralisi il servizio di base del soccorso svolto nel Sassarese, per conto della centrale operativa del 118, da 33 associazioni di volontariato che gestiscono altrettante postazioni dislocate nei principali centri della provincia. La linfa vitale del volontariato potrebbe smettere all’improvviso di scorrere nella rete capillare del soccorso. Questo perché già nei prossimi giorni quaranta ambulanze potrebbero restare senza carburante.

Lo annunciano a malincuore i responsabili delle associazioni che collaborano con il 118. La loro non sarrà una forma clamorosa di protesta, ma l’inevitabile conseguenza del ritardo nel pagamento, da parte della Asl numero 1, dei rimborsi per le attività di soccorso svolte in regime di convenzione.

È dal mese di novembre che le associazioni non vedono un soldo e non ottengono una risposta plausibile sui motivi della chiusura dei cordoni della borsa da parte dell’Azienda sanitaria locale. «Eppure – dicono – in Regione ci hanno assicurato che i soldi sono stati accreditati regolarmente. I fondi in cassa quindi ci sono, ma noi da mesi non vediamo un euro e siamo costretti ad anticipare di tasca nostra i fondi necessari per mandare avanti le postazioni». I rappresentanti dei sodalizi non quantificano la somma complessiva, che varia da associazione ad associazione. Si tratta di cifre variabili dai sessantamila ai duecentomila euro.

Perché è vero che il servizio di soccorso viene assicurato da volontari (sono quasi duemila gli uomini e le donne che nel Sassarese si mobilitano nel tempo libero per coprire i turni ventiquattr’ore su ventiquattro) tuttavia le associazioni sostengono spese che la Regione rimborsa. Si tratta delle rate dei contratti di leasing per l’acquisto delle ambulanze, degli stipendi dei dipendenti, dei costi per il materiale sanitario e per la dotazione delle ambulanze. Le spese vengono rimborsate in due tranche: quote forfetarie e cifre variabili a seconda degli interventi fatti. «Si pensi – scrivono i portavoce delle 33 associazioni – che la Asl non rimborsa le attività di soccorso dal mese di settembre e le quote forfetarie da novembre, e questo nonostante l’anno scorso il direttore generale, il direttore amministrativo e i nostri rappresentanti avessero sottoscritto un protocollo di intesa per il pagamento di quote a forfait mensile e a cadenza trimestrale per il saldo degli interventi».

In questo periodo i sodalizi hanno fatto fronte con i propri fondi alle richieste dei fornitori e alle spese per il carburante, ma adesso non hanno più un euro in cassa. Il senso di responsabilità, spiegano, «ci ha spinti ad andare avanti e a stringere i denti in attesa che la Asl si decidesse ad adempiere ai propri impegni, ma adesso è arrivata la notizia che il pagamento annunciato per imminente è stato di nuovo bloccato e che si dovrà ripercorrere un iter burocratico di ulteriori venti giorni, se tutto va bene».

In attesa del mandato di pagamento, le ambulanze potrebbero restare senza carburante. Se questo accadesse, il sistema del soccorso si bloccherebbe. La centrale operativa del 118, infatti, può contare in tutto su quattro ambulanze di proprietà della Asl. Troppo poche per risolvere le emergenze di un territorio vastissimo dove vengono fatti in media 600 interventi ogni mese. «Nel giro di un’ora, forse meno, il sistema sarebbe al collasso – prevedono i responsabili delle 33 associazioni – con conseguenze che non vogliamo neppure immaginare. Eppure non crediamo davvero di poter andare oltre, nonostante il grave disservizio per la popolazione».

Nella serata di ieri la Asl ha fatto sapere che la prossima settimana dovrebbero essere saldate le prime tranche dei debiti maturati con le associazioni convenzionate. «Speriamo che accada – commentano i rappresentanti dei sodalizi che collaborano con la centrale operativa del 118 – prima che sia troppo tardi».

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