La Nuova Sardegna

SASSARI. Per un pomeriggio hanno lasciato i problemi a casa e hanno accompagnato i propri figli alla Casa della Fraterna Solidarietà per la tradizionale consegna delle uova pasquali. Ad aspettare i bimbi poveri della città, accorsi in massa per l’occasione, una vagonata di coloratissime uova di cioccolato, consegnate sabato scorso dal presidente Aldo Meloni e dai tanti volontari dell’associazione sassarese. E che uova. Ce n’erano di tutte le forme e per tutti i gusti: al latte, fondenti, con nocciole e quelle con il cioccolato bianco. Forse 200 o anche di più quelle consegnate ai piccoli che provengono da famiglie in difficoltà, ragazze madri, uomini senza lavoro. Italiani e stranieri tutti assieme, in fila ad aspettare l’apertura dei cancelli dell’associazione. “La fame non va in vacanza”. Neanche a Pasqua. Lo ripete da tempo il presidente Aldo Meloni, a capo di una delle "istituzioni" cittadine contro la povertà . «Quest'anno abbiamo qualcosa in più. Ci danno una mano quindici studenti universitari», spiega. «Non ci fermiamo mai. La solidarietà non è una parola. Papa Francesco ce lo sta ricordando tutti i giorni con le sue azioni». Tutte le mattine è facile notare la lunga fila che si forma all'esterno della sede di corso Margherita di Savoia. Tanti in attesa di ritirare il sacchetto quotidiano: pane, latte e quant'altro. Ma ci sono ulteriori servizi garantiti dai volontari della Casa della Fraterna Solidarietà: la distribuzione di vestiti, l'assistenza sanitaria ed odontoiatrica (le dentiere realizzate e donate) ed i servizi di consulenza legale, previdenziale e tributaria.

Daria Pinna