La Nuova Sardegna

Sassari

Eroina ed ecstasy a prezzi scontati

di Gianni Bazzoni
Eroina ed ecstasy a prezzi scontati

Droga, insieme alle anfetamine vendute sottocosto “bruciano il cervello” dei giovanissimi e generano scoppi di violenza

31 marzo 2013
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Quando sale l’attenzione, quando si scatena la paura, allora chi tira le fila del mercato diventa meno duro, più compiacente e disponibile. E le dosi calano di prezzo, anzi vengono «promosse» con una pubblicità che prevede anche le offerte speciali, persino il regalo.

Succede in questi giorni, a Sassari e nell’hinterland, dopo la denuncia pubblica che richiama con forza le devastazione delle droghe, in particolare di quelle sintetiche. E accade tutto dopo un fatto gravissimo, un ragazzo di appena 19 anni arrestato per il tentato omicidio di un commerciante, un gesto commesso - a quanto pare - sotto l’effetto di anfetamine.

Nomi accattivanti. Il mercato, manco a dirlo, è clandestino. Le pastiglie di ecstasy sono piccole e colorate, eccitanti. Hanno nomi accattivanti per richiamare l’attenzione e generare curiosità. Ogni fabbricante ha il suo marchio e per sbaragliare la concorrenza si gioca sui prezzi. Marcello Argiolas, sostituto commissario della squadra mobile di Sassari, responsabile della sezione Narcotici, da anni combatte contro i venditori di morte. «Il consumo della pastiglie è diffuso tra i giovanissimi – racconta – e ormai non c’è un posto preferito, un ambiente privilegiato rispetto ad un altro. Capita di vedere scambi e consumi alla luce del sole, in luoghi non certo isolati. I prezzi variano, anche dal periodo, e si passa dai 10 ai 25 euro».

Sempre più giovani. Scende l’età dei consumatori. «Capita di scoprire anche ragazzini di 15 anni – dice ancora Argiolas – fanno uso di ecstasy e non si considerano dipendenti dalla droga. I minorenni sono in aumento e, in effetti, non è raro che le prime dosi vengano regalate. Gli spacciatori sanno come fare per conquistare la fiducia di ragazzini indifesi».

Ritorna l’eroina. Era quasi scomparsa, sembrava relegata a un particolare periodo del passato, quello della protesta. Ora il fenomeno che si presenta è differente, per certi versi persino più preoccupante.

«Dopo un periodo a mille, sostenuto dalla carica delle anfetamine – prosegue il responsabile della sezione Narcotici della questura – i ragazzi non ce la fanno più, hanno bisogno di “calmarsi”, ed ecco che per chiudere il cerchio cercano rifugio nell’eroina. Assistiamo a un ritorno in grande stile, purtroppo». Eroina in crescita, dunque, come l’ecstasy dove lo spaccio non sempre evidenzia venditori necessariamente legati alla malavita. E questa è l’ultima novità che fa rabbrividire.

Sostanze di prestazione. Cocaina ed ecstasy, sono considerate “sostanze di prestazione”, spesso associate a feste, raduni di giovani, in realtà dove la musica viene sparata ad alto volume, dove le luci incrociano gli sguardi e confondono le reazioni. Prodotti di moda, coprono gli spazi lasciati liberi da una totale assenza di valori.

«Sassari non fa differenza. Il problema dell’ecstasy è grave – sottolinea Argiolas – forse non è stato adeguatamente studiato in rapporto all’emergenza che sta generando tra i giovanissimi. E ogni tanto se ne scopre una specie sempre più potente che sfugge alle analisi. Il rischio è di trovarsi davanti a un derivato con un mix di principi attivi, insomma non se ne conosce la natura. Eppure i giovani consumatori si fidano, oppure colgono la sfida senza pensare ai danni cui vanno incontro».

Francobolli Lsd. Sono comparsi anche nel Nord Sardegna, ne è stato riscontrato il passaggio in diverse occasioni. Provengono dall’Olanda e dalla Gran Bretagna, entrano seguendo percorsi che non sempre è facile intercettare. «C’è anche questo – afferma Argiolas – i sequestri effettuati lasciano pochi dubbi. I ragazzi devono saperlo che quelle sostanze fanno parte di una realtà pericolosissima, che il problema non è nascondersi alle famiglie e alla polizia, ma salvarsi la vita. La loro vita».

Fai da te. Ci sono anche gli artigiani «fai da te» ai tempi di internet. In fondo basta poco: si scaricano ricette via web, c’è gente che mescola principi attivi di farmaci diversi. Intrugli incredibili, senza alcun codice di identificazione. Non ci sono classificazioni, anche il contenuto delle pasticche è imprevedibile, persino per i medici più esperti: «Capita che quando viene soccorso un ragazzo, in crisi dopo avere assunto una sostanza non meglio precisata, non si riesca neppure a conoscere la natura delle sostanze che ha assunto», dice Marcello Argiolas.

Senza controlli. L’allarme è stato a lungo sottovalutato. Certi episodi che si sono verificati in città non sono stati direttamente collegati al fenomeno delle droghe, e anche le emergenze - in particolare una incomprensibile esplosione di violenza tra i giovanissimi - sono state catalogate come fenomeni individuali, di banale delinquenza.

«Assistiamo a una trasformazione radicale – commenta il responsabile della Narcotici – perché gran parte dei giovanissimi che vengono fermati o arrestati dalle forze di polizia, hanno comportamenti che sono evidentemente alterati dall’assunzione di droghe e alcol. E non è solo un problema del fine settimana».

Le canne. «La marïjuana sarda è molto ricercata – conclude Argiolas – considerata di qualità più alta, credo dipenda dalle particolari condizioni climatiche. Ma mai come in questo periodo viene considerata come una “sostanza di passaggio”, che proietta con più rapidità di come avveniva in passato verso droghe dagli effetti devastanti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative