La Nuova Sardegna

Sassari

Dinamite contro il distributore di benzina, colpo fallito a Muros

di Gianni Bazzoni
Dinamite contro il distributore di benzina, colpo fallito a Muros

Esplode solo l’innesco e i due banditi rinunciano a ripulire la cassa continua. Un automobilista minacciato con la pistola. Il blitz è stato ripreso dalle telecamere - VIDEO

03 aprile 2013
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MUROS. Un automobilista è arrivato alla stazione di servizio per fare rifornimento di carburante proprio mentre due banditi stavano per fare saltare la colonnina del self-service. Uno dei malviventi ha estratto la pistola e l’ha puntata contro l’incredulo cliente che è risalito sulla sua Bmw ed è scappato a forte velocità. Scene da film, l’altra notte, alla stazione di servizio Esso di Muros. Due uomini incappucciati sono entrati in azione all’una e venti: prima un rapido giro per sincerarsi che non ci fosse nessuno, poi hanno posizionato un tubo contenente l’esplosivo alla base della colonnina dell’automatico (quella che contiene la cassaforte con le banconote). L’imprevisto arrivo di un cliente non li ha scoraggiati, e solo la fuga dell’automobilista ha forse evitato conseguenze drammatiche. L’intera scena è stata filmata dalle telecamere di un efficiente servizio di videosorveglianza: si vede uno dei banditi che accende la miccia e si mette al riparo, ma al momento giusto qualcosa va storto. C’è solo una piccola esplosione, non il botto preventivato che doveva servire a fare saltare la colonnina. A quel punto i due banditi se ne vanno, non c’è più tempo. Corrono e raggiungono sicuramente l’auto - con un complice a bordo - lasciata fuori dal raggio d’azione delle telecamere. Passano appena tre minuti e alla stazione di servizio di Muros arriva una pattuglia dei carabinieri di Muros. Solo una coincidenza non consente l’incontro con i banditi e, soprattutto, evita che i militari possano transitare nel piazzale (come spesso fanno per un controllo) al momento dell’esplosione della carica piazzata per scardinare la cassaforte.L’allarme è scattato immediatamente e sono stati attivati diversi posti di controllo con l’obiettivo di intercettare i banditi, ma l’attività non ha dato risultati immediati.

Sul posto sono intervenuti gli artificieri e gli specialisti della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale dei carabinieri di Sassari. L’ordigno è stato rimosso, eseguiti diversi rilievi alla ricerca di impronte utili per cercare di identificare i malviventi. Acquisiti anche i filmati del sistema di videosorveglianza per studiare i movimenti dei due banditi e effettuare eventuali raffronti con gli autori di altri colpi simili messi a segno nei mesi scorsi. Impossibile un riconoscimento diretto, anche perchè i due banditi indossavano cuffie e cappuccio, oltre a scalda collo tirati su fino a coprire il naso. I carabinieri hanno rintracciato anche l’automobilista minacciato con la pistola che, per paura, non era andato subito a denunciare l’accaduto. Sarà ascoltato come testimone.

«Non sappiamo più che fare – ha detto con amarezza Marco Suppo, gestore della stazione di servizio Esso di Muros – è l’ennesimo episodio che si verifica qui da noi. Ormai non si fermano davanti a niente: abbiamo un buon servizio di videosorveglianza, ma arrivano incappucciati, decisi a tutto. Qualche volta ci riescono, altre - come ieri - no. Cosa dobbiamo fare?».In pochi mesi tre volte, la stazione di servizio Esso di Muros è una di quelle maggiormente prese di mira. Di recente ci avevano provato con un trapano, ma non erano riusciti a scardinare la protezione e arrivare alla cassaforte dell’automatico. Prima ancora era andata meglio: avevano utilizzato una smerigliatrice a scoppio: un taglio netto, un varco sufficiente per infilare la mano e strappare la sacca con il denaro. Una tecnica nuova, che sembrava avere sostituito quelle più pericolose e non sempre efficaci del gas e degli ordigni artigianali. Invece lunedì notte i banditi (potrebbe trattarsi della stessa banda?), che sembrano conoscere molto bene l’ambiente sono tornati all’esplosivo: candelotto in un tubo per aprire la cassaforte. Ma il colpo è fallito.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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