La Nuova Sardegna

Sassari

Lettera di minacce al sindaco di Sorso

di Gianni Bazzoni
Lettera di minacce al sindaco di Sorso

Il plico imbucato nella casella postale privata. Poche righe per annunciare che ai poteri forti si risponde con la violenza

07 aprile 2013
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SORSO. Lettera di minacce al sindaco di Sorso Giuseppe Morghen. Il plico - privo del mittente - è stato depositato direttamente nella buca delle lettere dell’abitazione del primo cittadino, privo di francobollo e di timbro postale. E’ stato lo stesso sindaco l’altra sera, appena tornato a casa, a fare la scoperta. La lettera è stata consegnata ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Nella busta, un foglio piegato e con poche righe dattiloscritte (utilizzata una macchina da scrivere meccanica): «Contro i poteri forti è inevitabile la violenza e i responsabili siete voi delle istituzioni». Nessuna firma o sigla che possa ricondurre a movimenti di protesta o che possa favorire ragionamenti su eventuali situazioni di tensione in città.

Il plico, preso in consegna dai carabinieri, sarà ora trasferito al Reparto investigazioni scientifiche di Cagliari per evidenziare eventuali impronte o elementi utili per risalire agli autori della missiva.

Il sindaco ha manifestato agli investigatori sorpresa, ma anche preoccupazione, per l’episodio. Impossibile dare una spiegazione a quelle poche righe, anche se è evidente che in una condizione di crisi economica e sociale gravissima, le istituzioni rappresentano l’elemento principale contro il quale convogliare la protesta.

In città la notizia è appena circolata negli ambienti comunali, ma anche tra i gruppi politici e gli amministratori, nessuno ha fatto riferimento a situazioni particolari e a tensioni tali da giustificare attacchi a livello personale.

«Il momento è particolarmente difficile, e la situazione di Sorso non è certo differente da quella di altre realtà del territorio – hanno spiegato – purtroppo c’è gente che crede che il Comune possa fare miracoli, in realtà gli enti locali hanno sempre meno risorse e minori poteri. Tanto da non essere neppure in grado di assolvere alle esigenze primarie dei cittadini. Se questo è il problema, allora è probabile che chi parla di poteri forti veda un disegno contro i più deboli».

Da parte degli investigatori, nessuna dichiarazione. Si capisce, però, che l’episodio non è stato sottovalutato e che si lavora per cercare di capire l’origine di quella lettera e per dare una dimensione al messaggio. Non c’è paura, ma il livello di attenzione è alto.

A Sorso non risultano - al momento - iniziative da parte dell’amministrazione comunale tali da scatenare un attacco diretto e duro ai rappresentanti istituzionali.

L’impressione è che la lettera rifletta la condizione nazionale del Paese, resa ancora più drammatica dai recenti fatti e dalle difficoltà quotidiane della gente a tirare avanti.

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