La Nuova Sardegna

Sassari

È l’ora del Cagnulari ma le donne adesso adorano il Cannonau

di Pasquale Porcu
È l’ora del Cagnulari ma le donne adesso adorano il Cannonau

Vinitaly, tra i preferiti dei buyer c’è sempre il Carignano. Continua il momento magico per i bianchi e per la Vernaccia

10 aprile 2013
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VERONA. Faticosamente ma con grande passione, l’enologia sarda va. L’esempio viene da Vinitaly che oggi chiude i battenti con conferme e sorprese. Conferme per quanto riguarda la crisi economica: c’è e si sente. Le sorprese, in compenso, vengono dal mercato estero. Ieri è stata la giornata della Corea del Sud e del Canada. Sono stati gli operatori di questi due paesi a ridare speranze a molte cantine isolane. «La qualità del vino sardo è in continua crescita– dice Dino Addis della Cantina Gallura di Tempio– ma questo non basta per far fare al comparto il salto che dovrebbe fare. L’assessore regionale all’Agricoltura si è reso disponibile e speriamo di poter lavorare, presto, insieme per migliorare la produzione e la commercializzazione dei nostri vini».

«La nostra azienda “La Poderosa” di Thiesi è giovane– dice Salvatore Russu, uno dei tre soci della cantina– Sentiamo molti discorsi ma nei fatti non è facile per noi affrontare i problemi della burocrazia. Qui al Vinitaly abbiamo avuto un’ottima accoglienza per i nostri vini, dal rosato ai vermentini ai rossi. Ma c’è una cosa che non capiamo: perchè noi dello stand Sardegna siamo gli unici ad avere i bicchieri piccoli?».

Contento del Vinitaly 2013 anche Antonello Pilloni della Cantina Santadi. «Credo– dice– che per il Carignano ma in generale per la Sardegna sia un momento molto importante. Ma dobbiamo organizzarci meglio».

Ma quali sono stati i vini isolani più apprezzati nello spazio degustazione della Regione? «L’interesse degli operatori– dice Pier Paolo Fiori, il sommelier che per conto di Laore è stato incaricato delle degustazioni– è andato soprattutto a un vino di Dorgali, il cannonau base di Atha Ruia: equilibrato, elegante, un vino che sa di vino e che ha stregato tutti quelli che lo hanno assaggiato. Ma anche altri Cannonau (come quello della cantina di Oliena) mostrano una costanza nel tempo molto apprezzata dagli operatori. E devo dire, anche da parte delle donne, nonostante, spesso, il grado alcolico elevato. E poi complimenti ai Cagnulari: gli operatori stranieri che cercano emozioni, le trovano in questo vino straordinario. E poi i Vermentini, con la Gallura in testa. E uno straordinario interesse per la Vernaccia.

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