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Buddusò, sindaco “obbligato” a testimoniare al processo

SASSARI. Dovrà essere portato in aula dai carabinieri, per testimoniare - citato dalla difesa - al processo per detenzioni di armi a uno dei sospettati per il duplice omicidio di Buddusò. Per il...

25 aprile 2013
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SASSARI. Dovrà essere portato in aula dai carabinieri, per testimoniare - citato dalla difesa - al processo per detenzioni di armi a uno dei sospettati per il duplice omicidio di Buddusò. Per il sindaco del paese, Giovanni Antonio Satta, ieri la prima sezione del tribunale ha disposto l’accompagnamento coattivo, perché per due udienze consecutive non si è presentato in aula, così come aveva chiesto la difesa degli imputati Gianni (47 anni) e Mario Canu (48), accusati di detenzione illegale di armi, ritrovate in un terreno in loro disponibilità, a Sa Dispensa. Terreni ad uso civico, e quindi secondo l’avvocato difensore Antonio Secci, non è provato che le armi fossero dei Canu. In realtà, la contesa sulle terre pubbliche di Buddusò e il loro utilizzo sarebbe il movente del duplice omicidio dei Bacciu (29 aprile 2011) per il quale si procede separatamente in Assise, a carico del solo Gianni Canu. La difesa vuole chiedere al sindaco delle occupazioni dei terreni, e delle relative dispute, ma per due udienze Satta non si è presentato, non è chiare se perché non raggiunto dalla citazione o per volontà. Il tribunale lo ha citato, stavolta con l’accompagnamento dei militari: dovrà presentarsi il 15 maggio.

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