La Nuova Sardegna

Sassari

Tasse, aumenti all’università di Sassari: studenti in rivolta

di Antonio Meloni
Tasse, aumenti all’università di Sassari: studenti in rivolta

Aumenti progressivi fino al 40% per i redditi fra 8mila e 150mila euro. Raccolte 1.500 firme per annullare il provvedimento

20 maggio 2013
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SASSARI. È scontro aperto tra gli studenti e il consiglio di amministrazione dell’ateneo sassarese dopo il recente aumento della tasse universitarie deliberato nei giorni scorsi con il parere contrario della rappresentanza studentesca. Un balzello non da poco che determina una modifica consistente della curva di tassazione per i redditi tra gli 8000 e i 150 mila euro, con un aumento compreso tra l’1,5 e il 39,78 per cento. Aumento che andrebbe a gravare sulla popolazione studentesca a partire dal prossimo anno accademico 2013-2014 e che prevede in particolare la crescita di alcune tasse speciali relative ai contributi che gli studenti pagano ai diversi dipartimenti per sostenere le spese di laboratorio e didattica.

Il contestato provvedimento, discusso nella seduta del 30 aprile, è stato adottato malgrado il pollice verso dei rappresentanti degli studenti che si sono opposti con ogni mezzo per evitare il nuovo aumento. C’è da dire, infatti, non solo che l’incremento della tassazione avviene a dodici mesi da quello già consistente approvato l’anno scorso, ma anche che il Consiglio degli studenti, composto dai rappresentanti di tutti i dipartimenti, aveva già espresso all’unanimità un parere totalmente contrario sulla nuova tassazione. Quali possano essere le ricadute negative di questa delibera è facile immaginarlo, soprattutto per gli studenti fuori sede alle prese con esborsi continui legati alle spese di vitto e alloggio. Così, nei giorni scorsi, in risposta alla decisione assunta dal Cda, studenti e rappresentanti dell’Ateneo turritano, hanno raccolto circa 1500 firme tra i colleghi di tutti i corsi di laurea per sostenere la richiesta urgente di annullare la delibera che ha determinato il recente aumento.

La richiesta vede come primi firmatari i massimi esponenti delle organizzazioni studentesche: Valeria Lodde (rappresentante degli studenti nel Cda), Alessio Dedola (candidato all’Ersu per la lista Universsuss), Andrea Solinas (rappresentante nel senato accademico), Giacomo Flore, Battista Mameli, Salvatore Bulla e Silvia Coinu (rappresentanti del consiglio degli studenti). L’istanza, con il carattere dell’urgenza, è stata depositata e protocollata nei giorni scorsi negli uffici di piazza Università auspicando un incontro a breve con i rappresentanti del Consiglio di amministrazione. Le prime dichiarazioni non si sono fatte attendere: «Riteniamo inopportuna la scelta di un aumento che non corrisponde ad alcun miglioramento dei servizi – taglia corto Valeria Lodde – questa decisione graverebbe ulteriormente sugli studenti che hanno già subito per l'anno in corso un aumento superiore al 15 per cento». «Siamo certi che nel momento in cui la nostra battaglia sia condivisa dall'Università potremmo giungere ad una condizione di eccellenza – ha aggiunto Alessio Dedola – in cui coesiste una bassa tassazione e una didattica di qualità in modo da distinguerci dal sistema universitario nazionale che punta sempre più a eleggere come unico criterio la quantità mettendo in secondo piano la difesa del diritto allo studio».

La parola passa, quindi, all’ateneo dal quale gli studenti aspettano apertura e disponibilità al dialogo.

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