La Nuova Sardegna

Sassari

Marcia di Cgil-Cisl-Uil, in 5mila a Cagliari a protestare per il lavoro

Marcia di Cgil-Cisl-Uil, in 5mila a Cagliari a protestare per il lavoro

La manifestazione organizzata per dare voce ai lavoratori e chiedere riforme e politiche di coesione sociale «La Sardegna è già nel baratro» è stato detto riferendosi alle parole di ieri ldel presidente di Confindustria Squinzi  - VIDEO

24 maggio 2013
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Gli oltre cinquemila manifestanti portati in piazza a Cagliari dai Sindacati, 3.000 per la Questura, chiedono lavoro, riforme e politiche di coesione sociale alla classe politica sarda. «La manifestazione di oggi - ha detto il segretario generale della Cgil sarda, Michele Carrus - è una forte risposta dei cittadini comuni e dei lavoratori che non vedono risposte dalla politica, ripiegata in sè stessa e attenta ad altre priorità». Secondo Francesca Ticca, leader della Uil, «l’Amministrazione regionale ed il Consiglio devono mettere in campo politiche attive del lavoro ripartendo dai presupposti del Piano straordinario per il lavoro, dando anche garanzie sul piano sociale come la cassa integrazione e la mobilità che non si possono toccare». «Giunta e il Consiglio stanno dimenticando 146 mila persone che hanno bisogno di reddito - ha tuonato la neosegretaria della Cisl sarda, Oriana Putzolu, alla sua prima manifestazione da leader sindacale - ieri il presidente della Confindustria Squinzi ha detto che l’Italia sta andando verso il baratro ma la Sardegna è già nel baratro».

È stato ferito da un grosso petardo che lo ha colpito ad un occhio un manifestante che partecipava all’iniziativa organizzata dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil a Cagliari per chiedere alla politica un intervento concreto per lo sviluppo. Nel corso della manifestazione davanti il palazzo del Consiglio regionale c’è stato anche un lancio di uova. I sindacati protestano contro il precariato, per gli ammortizzatori sociali e le riforme necessarie per l’isola. Il ferito è stato visitato dalla guardia medica ma non è grave.

In piazza oggi ci sono tanti lavoratori e rappresentanti delle aziende e aree in crisi della Sardegna: dal Sud, fra cui quella del Sulcis, al Nord, con Porto Torres. La grande manifestazione regionale unitaria vuole scuotere il mondo politico perchè non si perda altro tempo per affrontare una crisi che ha colpito in modo rilevante l’isola. I Sindacati hanno ricordato che aumentano i cassintegrati e che mancano 110 milioni di euro per garantire sostegno al reddito per tutto l’anno ai lavoratori delle tante società in crisi e che hanno perso il lavoro.

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