La Nuova Sardegna

Sassari

Rottura a Predda Niedda Città ancora senz’acqua

La grossa perdita si è verificata nei pressi della concessionaria Renault Oggi operai di Abbanoa all’opera, ma l’erogazione idrica sarà sospesa

24 maggio 2013
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SASSARI. Un’altra rottura delle condotte idriche e ancora disagi per molti quartieri della città. Ieri mattina è capitato nella zona di Predda Niedda, a pochi passi dalla concessionaria Renault e dal Caffè Alto Gusto. In corrispondenza di un tombino si è verificata una grossa perdita d’acqua che in breve tempo ha allagato l’asse stradale. Solo questa mattina i tecnici di Abbano potranno provvedere alla riparazione della condotta che alimenta la parte bassa di Sassari da Monte Oro. Ma dal momento che si tratterà di un intervento lungo e complesso, sarà necessario interrompere il servizio di erogazione dell’acqua. Questo significa che dalle 8 alle 16 a Monte Oro, Monte Basso, Latte Dolce, Porcellana bassa, zona ospedali, centro storico, San Francesco, viale Porto Torres (nella parte vicino a Monte Oro) i rubinetti resteranno completamente all’asciutto. Ma non basta: infatti la sospensione del servizio comporterà lo svuotamento parziale dei serbatoi e dunque, per ripristinare i livelli, resterà in vigore la chiusura anticipata degli stessi serbatoi di accumulo: quello di via Milano dalle 17 alle 4 e il Q340 alle 22 alle 4. In entrambi i casi l'acqua arriverà nelle case dalle 6. Le zone interessate dalla chiusura sono: Luna e Sole, Monte alto, Monte medio, Cappuccini, Centro alto a partire da piazza Castello fino a via Duca degli Abruzzi, Carbonazzi, Monserrato, Porcellana, Tingari, Gioscari.

Ormai si tratta di disagi che si verificano con frequenza quasi giornaliera, e in molti quartieri della parte più alta della città i rubinetti con il contagocce rappresentano la normalità. C’è da aggiungere che ogni volta che si verifica un guasto a una condotta e diventa necessario interrompere l’erogazione, è l’intera rete a subire pesanti contraccolpi. Infatti i cali di pressione determinano dei forti scossoni alle tubature, che già logorate dal tempo finiscono per cedere di continuo. Sostituire chilometri di condotta è impossibile, ma procedere con pezze quotidiane sta diventando un vero calvario.

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