La Nuova Sardegna

SASSARI. Alcuni giorni fa aveva scritto alla Nuova Sardegna per raccontare la sua paradossale vicenda: 67 anni, pensionato e affetto da una neuropatia degenerativa che pian piano gli sta bloccando l’uso degli arti (tanto che ormai fatica a tenere in mano persino una tazzina di caffé) Paolo Bruno Cossu, algherese, grazie al sistema sanitario nazionale era pronto a farsi ricoverare nel prestigioso Istituto Besta di Milano, l’unico in Italia in cui i medici super specializzati possono quanto meno alleviargli i lancinanti dolori alle ossa. Ma - nonostante la Asl fosse pronta a rimborsargli il 70 per cento delle spese di viaggio - l’uomo non aveva neanche i soldi per anticipare il costo per il biglietto aereo e per il soggiorno della sua accompagnatrice. Un dramma tipico di questi tempi di profonda crisi. E invece, proprio quando sembrava persa ogni speranza, la sua storia raccontata sul giornale di ieri ha scatenato un moto di solidarietà da parte di alcuni lettori, che si sono resi disponibili a dargli un contributo economico.

A riaccendere il sorriso sulle labbra di Paolo Bruno Cossu è stato per primo un ufficiale dell’esercito che preferisce mantenere l’anonimato e che, insieme alla sua famiglia, ha chiesto di mettersi in contatto con il pensionato per pagargli le spese necessarie al volo di andata e ritorno tra l’aeroporto di Alghero e quello di Milano.

Nel frattempo Aldo Meloni, presidente della Casa della fraterna solidarietà di Sassari, ha assicurato la disponibilità dell’associazione di volontariato per garantire sostegno rispetto ai costi relativi al soggiorno dell’accompagnatrice. Intanto, il presidente del Besta fa sapere che l’istituto può contare su alloggi convenzionati affittabili a canone agevolato ai parenti dei malati. (andrea massidda)