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Sassari

Piano da 13 milioni per un grande parco e tornano gli orti

di Vincenzo Garofalo
Piano da 13 milioni per un grande parco e tornano gli orti

SASSARI. Un grande parco che inizia dall’Eba Giara e arriva al Rosello percorrendo e restituendo ai sassaresi le valli e gli antichi orti che hanno fatto la storia della città. È il progetto “La...

28 maggio 2013
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SASSARI. Un grande parco che inizia dall’Eba Giara e arriva al Rosello percorrendo e restituendo ai sassaresi le valli e gli antichi orti che hanno fatto la storia della città. È il progetto “La strada del verde” con cui il Comune di Sassari intende riunire le due valli cittadine riqualificandole e creando un parco urbano multifunzionale. Qui dovrebbero tornare rigogliosi gli orti sassaresi, affiancati da una vera e propria fattoria didattica, da aree servizi, parcheggi e una zona monumentale che racchiuderà la Fontana di Rosello.

Palazzo Ducale ha bandito in questi giorni la gara pubblica per realizzare lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare dell’intero intervento. Poi, per realizzare le opere, l’amministrazione comunale dovrà aspettare dimettere le mani su finanziamenti freschi. In totale servirebbero circa 13 milioni di euro: 6 milioni potrebbero arrivare a breve termine dalle assegnazioni statali dei fondi Cipe, e questo consentirebbe di realizzare una prima tranche di interventi. Per il resto dei soldi, il Comune dovrà rincorrere altri finanziamenti. Il progetto, nato nello scorso mandato amministrativo sotto l’egida dell’allora assessore all’Ambiente, Salvatore Demontis (oggi ai Lavori pubblici), si era classificato in ottima posizione nella graduatoria regionale per l’attribuzione dei fondi europei Pisu (Piani integrati di sviluppo urbano), guadagnandosi il finanziamento per la progettazione. La certezza del successivo finanziamento per portare a termine le opere previste è sfumata con la lentezza della Regione nel rendicontare all’Unione europea l’utilizzo dei fondi. E il Comune si è dovuto rigettare alla caccia di nuove fonti di finanziamento. «Per adesso partiamo con la progettazione – spiega l’attuale assessore all’Ambiente, Monica Spanedda –. Abbiamo i soldi ed è comunque un passo fondamentale per portare avanti il programma».

Il progetto interesserà le valli che passando sotto il viadotto Don Sturzo e il ponte di Rosello tagliano praticamente in due la città, partendo dall’Eba Giara, proseguendo per Monte Attentu, e finendo subito dopo la fontana del Rosello. Gli interventi previsti sono molteplici: la recinzione delle aree; la bonifica, risanamento e messa in sicurezza delle varie zone; il ripristino dell’assetto idraulico del rio Eba Giara; la ricostituzione della vegetazione originaria lungo i corsi d’acqua; la rimozione di tutte le specie vegetali infestanti; il recupero delle essenze arboree esistenti e la piantagione di nuovi alberi e siepi.

Insieme agli interventi di recupero ambientale, il progetto prevede una serie di opere che renderanno fruibile il futuro parco, trasformando le vallate che oggi sono in gran parte abbandonate in un luogo di ritrovo dove i sassaresi potranno anche riscoprire le loro tradizioni agricole. Sarà ripristinata e valorizzata l’antica rete viaria e saranno creati dei precorsi tematici all’interno del parco; nasceranno aree giochi e punti si sosta attrezzati, spunteranno prati verdi e sarà realizzata una fattoria didattica per documentare e spiegare il sistema delle valli e le tradizioni agricoli sassaresi.

Ma l’idea più ambiziosa e affascinante è quella dei cosiddetti “orti sociali”. Piccoli appezzamenti di terreno di proprietà comunale (circa 37 mila metri quadrati in totale) che l’amministrazione cederà in gestione ai cittadini per coltivarli e riportare all’antico splendore la tradizione degli orti sassaresi. Ci sarà posto anche per un parcheggio privato, che dovrebbe sorgere nell’area di circa 11 mila metri quadrati a valle del piccolo sovrappasso di via Saffi, tra viale Sicilia e viale Porto Torres.

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