La Nuova Sardegna

Sassari

Lido, il degrado è sempre uguale

di Luigi Soriga
Lido, il degrado è sempre uguale

A più di un mese dall’ordinanza del sindaco i proprietari non hanno bonificato l’area di Platamona

30 maggio 2013
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SASSARI. L’ordinanza del sindaco risale al 15 aprile, e dava 15 giorni di tempo per bonificare e ripristinare lo stato dei luoghi. Ma dopo un mese e mezzo la situazione del Lido di Sassari non è cambiata di una virgola. Stesso degrado, stesso inquinamento ambientale, e stesso pericolo per le persone che accedono liberamente all’area.

I consiglieri della commisione Ambiente ieri mattina hanno incontrato l’assessore Monica Spanedda per avere chiarimenti sul mancato intervento da parte del Comune. Quando non si muove il privato, a quel punto dovrebbe scendere in campo l’ente pubblico, addebitando le spese di pulizia al proprietario del terreno. Molto semplice a dirsi, più complicato a farsi, soprattutto se per il Lido di Platamona ci sono in ballo dei contenziosi legali tra nuovo e vecchio gestore e alcuni abusi edilizi da sanare. Ed è proprio questo il motivo per cui il materiale di risulta si trova ancora sull’arenile, la carta catramata e i calcinacci sono in mezzo alla sabbia e i quadri elettrici sono tuttora scoperti. Le strutture sono state demolite dal vecchio proprietario Manai, lo stesso che le aveva realizzate a proprie spese. Però, una volta rasi al suolo una parte dei fabbricati, ha lasciato in eredità il materiale di scarto al farmacista romano Luigi Guidi che si era aggiudicato il lotto in un’asta battuta nel 2010. La questione è di natura legale: a chi spetta rimuovere l’inquinamento? A chi l’ha fatto o a chi se l’è ritrovato in omaggio nel pacchetto Lido? Ricorda la vertenza bonifiche tra Eni e Sir a Porto Torres, con le dovute proporzioni, dove chi compra si accolla anche gli oneri degli interventi di pulizia.

Intanto Luigi Guidi ha chiesto al Comune di Sassari di poter effettuare attività di balneazione nel periodo estivo, utilizzando una porzione dell’arenile. E infatti questa fetta è già staa ripulita e il proprietario attende il rilascio della Duap. «Oggi è prevista una conferenza di servizi alla quale parteciperanno tutti gli enti interessati alle attività del litorale – spiega l’assessore Spanedda – e nel corso della riunione si parlerà anche della messa in sicurezza del lotto. Per noi non è ancora stato possibile delimitare l’accesso alla zona perché non c’è chiarezza sulla delimitazione dei perimetri. La conferenza dei servizi servirà anche a fare chiarezza in questo senso». Ma è una spiegazione che non soddisfa diversi consiglieri, che dopo il sopralluogo fatto il 29 aprile avevano evidenziato la situazione di rischio per l’incolumità pubblica: «Ci sono quadri elettrici accessibli a chiunque – ha sottolineato Gianpaolo Mameli (Pd), c’è una piscina vuota pericolosa per i bambini». Rincara la dose Antonio Cardin (Psd’Az): «Resto sconcertato, mi sembra incredibile che il Comune, dopo tre settimane, non abbia ancora preso un provvedimento». E Rino Tedde, in veste anche di vigile del fuoco, parla di procedura d’urgenza: «Quell’area andrebbe transennata nell’arco di 48 ore – spiega – lo dico da addetto ai lavori: non si può lasciare una simile situazione di pericolo, ancora di più con la stagione balneare alle porte».

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