La Nuova Sardegna

Sassari

«Chimica verde, basta polemiche sterili»

«Chimica verde, basta polemiche sterili»

Il consigliere regionale Mulas (Upc) contro chi esprime «critiche e dubbi a due anni dal progetto»

02 giugno 2013
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PORTO TORRES. «Sulla chimica verde occorrono chiarezza e senso di responsabilità, e non le sterili polemiche espresse nei giorni scorsi da diverse parti politiche». Il consigliere regionale dell’Unione popolare cristiana, Massimo Mulas, interviene a muso duro sui dubbi espressi in questi giorni in merito al processo di insediamento della chimica verde a Porto Torres: «È partito ormai da due anni e nel corso delle fasi iniziali di programmazione è stato presentato alla comunità e alle istituzioni, con lo scopo di poter raccogliere tutta una serie di contributi da parte del mondo produttivo, universitario, istituzionale e sindacale, e conferire maggiore stabilità all’intero progetto». L’esponente dell’Upc trova scorretto e non più tollerabile che periodicamente, dopo ventiquattro mesi dall’avvio dei lavori, questo progetto sia messo a repentaglio senza apportare alcun contributo costruttivo alla causa. «Avrebbe avuto maggior senso se tutti i pareri discordanti - aggiunge Mulas -, le critiche, i dubbi e le insinuazioni che si leggono in questi giorni, fossero stati espressi ventiquattro mesi fa, quando erano ancora possibili ampi margini per modificare e rivedere la struttura portante sulla quale poggia l’intero progetto». Il consigliere regionale turritano definisce questo modo di agire alla stregua della consueta strategia dell’allarmismo ambientale e nel caso specifico il discredito nei confronti di chi sta investendo risorse importanti nel territorio. Un modo di fare, secondo Mulas, che contribuisce a minare un percorso delicato sul quale si sta lavorando e che necessita ancora di molto tempo per essere portato a conclusione: «La chiarezza deve essere un presupposto imprescindibile. Per questo ribadisco con forte senso di responsabilità, nei confronti di un territorio in ginocchio dalla devastante crisi economica, il pieno sostegno a iniziative industriali serie in grado di dare respiro a una crisi occupazionale sempre più nera, tenendo gli occhi bene aperti agli approfittatori di turno e senza fare sconti a chiunque disattenda gli accordi presi e verso chi manifesti l’intenzione di trascurare le norme di carattere ambientale vigenti».

Il consigliere lancia pure il guanto di sfida verso coloro che non nutrono fiducia sull’operato di Matrica, chiedendo di sottolineare chiaramente il loro dissenso senza fare troppi giri di parole. «Non si può tenere il piede in due staffe - conclude Massimo Mulas - seminando confusione e poi stare a vedere come andrà a finire, in modo da salire tutti assieme sul carro dei vincitori. Ognuno si prenda le sue responsabilità nei confronti della comunità locale e dell’area vasta, e abbia il coraggio di dare il benservito a Matrica e a tutti i suoi investimenti». (g.m.)

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