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Donna rapinata al cimitero L’imputato: «Tengo famiglia»

SASSARI. Per sorprendere la sua vittima designata, l’aveva colta in un momento di vera debolezza. Lei era costernata, intenta a pregare sulla tomba della madre, al cimitero di Sorso, e lui le si era...

14 giugno 2013
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SASSARI. Per sorprendere la sua vittima designata, l’aveva colta in un momento di vera debolezza. Lei era costernata, intenta a pregare sulla tomba della madre, al cimitero di Sorso, e lui le si era avvicinato alle spalle, e le aveva puntato una lama al collo, chiedendole denaro. «Ho figli», si era come giustificato. Ma Marco Marginesu, 34 anni, aveva trovato una donna dai nervi saldi e il cuore grande. Non si era scomposta, e dall’alto della sua professione - era un’assistente sociale - aveva quasi provato a “tranquillizzarlo”, quasi cercato di convincerlo a non sbagliare. Poi, dopo una breve conversazione, gli aveva consegnato 20 euro. Poco dopo, lui era stato beccato intento a rapinare 400 euro, collana d’oro e orecchini in un negozio di commercianti cinesi, lì vicino. Marginesu era stato arrestato dai carabinieri e ieri si è presentato davanti al giudice dell’udienza preliminare Maria Teresa Lupinu, assistito dal difensore Maurizio Serra. Deve rispondere di due rapine aggravate, che avrebbe commesso il 12 febbraio scorso. Ma prima della discussione del rito abbreviato di pm e avvocato, il giudice ha rinviato il processo all’udienza dell’11 luglio, perché nel frattempo magari riesce a “ricomporre” la questione risarcendo i danni alle persone offese. Contro di lui, l’assistente sociale ovviamente non si è costituita parte civile. Pare che lei non l’abbia denunciato, ma che l’episodio del cimitero sia emerso solo perché era stato fermato in seguito al colpo nel negozio cinese.

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