La Nuova Sardegna

Sassari

I lavoratori abbandonano gli impianti

di Pinuccio Saba
I lavoratori abbandonano gli impianti

Da mesi non ricevono i salari dovuti per il presidio della fabbrica che adesso è a rischio. Chiesto l’intervento del prefetto

18 giugno 2013
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SASSARI. Adesso il pallino è nelle mani del Prefetto. I lavoratori della Vinyls hanno abbandonato gli impianti e, dopo un’assemblea che si è tenuta a “Sa Domo”, all’interno dello stabilimento petrolchimico, hanno incontrato il vice prefetto Salvatore Serra al quale hanno illustrato le ragioni per le quali hanno deciso di non presidiare più gli impianti del Pvc e Vcm e di interrompere le (poche) operazioni di bonifica degli apparati. «Da mesi Vinyls non paga più i lavoratori che, a turno, vengono impegnati nelle squadre di sicurezza e nello svuotamento degli impianti – ha spiegato il segretario della Filctem-Cgil Massimiliano Muretti –. Una situazione che non può più andare avanti in questo modo. Non è infatti pensabile che l’onere e la responsabilità della sicurezza degli impianti e la loro bonifica debbano ricadere sulle spalle dei lavoratori. La Vinyls è ormai avviata verso il fallimento? E allora è tempo che intervengano gli organismi pubblici che hanno competenza su questi temi, come Provincia e Regione».

Ma c’è anche un altro aspetto della vicenda che ha fatto scattare la reazione dei lavoratori. «Ci avevano preannunciato un nuovo incontro con il governo e i commissari della Vinyls – spiega Luca Velluto, segretario della Femca-Cisl –, un incontro fissato per il 20 giugno. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna convocazione ne dal governo ne dai commissari».

I lavoratori della Vinyls, ormai, non si fanno illusioni. Sanno che la sorte della fabbrica è segnata, ma non rinunciano ai loro diritti, anche se economicamente ridotti ai minimi termini. Ragioni per le quali hanno chiesto al vice prefetto di informare la presidenza del consiglio dei ministri e lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (che aveva incontrato due volte i lavoratori della Vinyls) di quanto sta accadendo in questi giorni.

Al momento la prefettura non ha preso alcuna decisione anche per «non andare contro gli interessi e le ragioni dei lavoratori» ma lo stesso Salvatore Serra ha sottolineato la particolarità della situazione che si è venuta a creare. Con un impianto petrolchimico senza alcun presidio. «Normalmente siamo noi a concordare con l’azienda i termini delle squadre di sicurezza – aggiunge Massimiliano Muretti – ma stavolta non sappiamo con chi dobbiamo confrontarci. La Vinyls è ormai agonizzante e il 27 verrà ufficializzato il fallimento della società e senza una controparte credibile è difficile avviare un confronto anche su un tema così delicato come la sicurezza degli impianti. Finora non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo sopportato i ritardi con i quali venivano pagate quelle (poche) ore di lavoro negli impianti. Ma adesso è arrivato il momento di dire basta».Un problema di non poco conto, quello della sicurezza, che preoccupa anche i responsabili dell’intero stabilimento petrolchimico. Tanto che nei giorni scorsi anche Versalis aveva contattato la prefettura e messo in preallarme le proprie squadre sicurezza. Non è quindi escluso che anche in questo caso la prefettura possa optare per un provvedimento di precettazione, vista la delicatezza della situazione degli impianti. Ma, come ha fatto capire il vice prefetto, la precettazione arriverà solo in mancanza di soluzioni alternative.

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