La Nuova Sardegna

Sassari

Intascava i soldi delle multe, nei guai un vigile urbano

Intascava i soldi delle multe, nei guai un vigile urbano

Sennori, per mesi avrebbe intascato i soldi delle multe. Nella sua abitazione registri di verbali e decine di quietanze di pagamento

20 giugno 2013
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SENNORI. Vigile urbano con oltre vent’anni di servizio, insospettabile e apparentemente affidabile al punto che gli era stata affidata la gestione del servizio di riscossione delle multe e della loro iscrizione a ruolo quando non erano state pagate entro i termini.

Questo il curriculum di un vigile urbano di Sennori – G.B., 55 anni – che nei giorni scorsi è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di peculato. I carabinieri, che lavoravano sul caso da sette mesi e che nei giorni scorsi hanno fatto tre perquisizioni, sospettano che l’uomo intascasse da mesi i soldi delle multe emesse dal proprio comando. G.B., che in questi giorni è in ferie, avrebbe escogitato uno stratagemma che gli avrebbe consentito di appropriarsi dei soldi ingannando gli ignari cittadini e gli uffici comunali. L’uomo avrebbe utilizzato un bollettino per la riscossione delle sanzioni che, dal marzo dello scorso anno, non possono essere più pagate in contanti ma con un bollettino di conto corrente postale. Questa novità sarebbe stata tenuta nascosta dal vigile ai multati, i quali hanno continuato a pagare con il vecchio sistema. Stando ai primi accertamenti l’uomo si sarebbe impossessato di qualche centinaio di euro, ma la cifra sarà più chiara dopo gli accertamenti cui sarà sottoposta la documentazione sequestrata nei giorni scorsi.

I carabinieri della stazione guidata dal maresciallo Giuseppe Innocenti lunedì hanno perquisito l’ufficio in municipio del vigile urbano, la sua abitazione e la sua automobile. aa G.B. è stata contestualmente consegnata una comunicazione di garanzia. Il vigile urbano domani dovrà presentarsi a palazzo di giustizia, a Sassari, dove sarà sottoposto a interrogatorio. Solo in quel momento il Comune di Sennori, dove la notizia della inchiesta è arrivata solo quattro giorni fa, sarà nelle condizioni di prendere eventuali provvedimenti nei confronti del proprio dipendente a carico del quale non sono state emesse misure cautelari.

L’indagine sul presunto caso di peculato era scattata in sordina nel dicembre scorso ed è andata avanti circondata dal massimo riserbo. I carabinieri avrebbero scoperto casualmente l’ammanco nelle casse comunali. Pare infatti che alcuni verbali fatti dai militari, con sanzioni a carico di gestori di locali pubblici, non siano mai stati riscossi dal Comune che ha questo compito.

La notizia della inchiesta è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Sennori, dove decine di persone erano fino a ieri convinte di avere pagato regolarmente la multa. A casa di G.B. sarebbero stati sequestrati una quarantina di quietanze di pagamento e alcuni registri dei relativi verbali. Il sindaco Roberto Desini, informato della indagine, si riserva di prendere provvedimenti dopo le decisioni della magistratura. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Carlo Scalas mentre G.B. ha affidato la propria difesa all’avvocato Lorenzo Galisai.

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