La Nuova Sardegna

Sassari

Olmedo, ex giunta assolta

La palestra della scuola non era abusiva: imputati scagionati

29 giugno 2013
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SASSARI. Nessun abuso edilizio, né falso per la realizzazione della palestra della scuola di Olmedo. Ieri il giudice dell’udienza preliminare ha assolto con formula piena l’ex sindaco Luigi Ruiu e l’intera giunta che all’epoca dei fatti aveva approvato una delibera per autorizzare realizzazione e affidamento dei lavori un mese dopo l’avvio del cantiere. Per la magistratura, un abuso edilizio che però il giudice preliminare Carla Altieri, ascoltando la difesa degli imputato, non ha riconosciuto. Scagionati dal reato di abuso edilizio (con la formula perché il fatto non sussiste) Luigi Ruiu, 71 anni, nato a Cargeghe; gli allora componenti la giunta Gianfranco Muroni (58) di Olmedo, Stefano Piras (45) di Olmedo, Gabriella Isoni (35) di Olmedo, Giovanni Maria Monti (54) di Olmedo; e l'ex segretario comunale Maurizio Malgari (62) di Bonnanaro, che avevano scelto il rito abbreviato su richiesta dei legali Gabriele Satta, Luigi Satta, Maria Claudia Pinna. Non luogo a procedere invece per i progettisti e direttori dei lavori (in periodi diversi) Salvatore Cadeddu (36) di Sassari e Antonio Elia Solinas, il costruttore Pietro Delogu (50) di Sassari, difesi da Stefano Porcu e Marcello Capitta, che avevano scelto di proseguire nell’udienza preliminare. Degli otto imputati, sindaco, giunta e segretario rispondevano anche di un'accusa più grave: falso ideologico. E anche in questo caso, il gup li ha assolti, ma con formula diversa: perché il fatto non costituisce reato. Avevano consentito agli operai di mettersi al lavoro senza la vecchia concessione edilizia, ai primi di gennaio 2009. Poi, il 23 febbraio successivo, avevano firmato una delibera che in sostanza certificava la situazione esistente. E questo, «per occultare il reato di abuso edilizio», era la contestazione del pm Elisa Loris, caduta ieri.

Restano due contestazioni a carico di Cadeddu, Solinas e Delogu, ma si tratta di contravvenzioni, reati lievi: i primi due da direttori dei lavori, l’ultimo da costruttore, non avrebbero rispettato prescrizioni sulla conservazione del cantiere (per Cadeddu e Solinas) e sulla denuncia per opere in cemento armato. Per questo a loro carico inizierà un processo, fissato per gennaio 2014. Ma le contravvenzioni si prescrivono pochi mesi dopo, ad aprile 2014 (cinque anni dopo i fatti). Anche la loro posizione, quindi, è destinata a essere archiviata senza conseguenze.

L'inchiesta era scattata per una denuncia della minoranza consiliare: si era accorta di come il cantiere per costruire la palestra fosse stato aperto senza che ci fosse alcun via libera da parte degli uffici.

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