La Nuova Sardegna

OZIERI. Dalla preistoria fino agli Anni Cinquanta. È una storia di Ozieri lunga e completa quella ripercorsa dallo studioso Pier Paolo Pesalta, nel suo lavoro "L'evoluzione storica di Ozieri attraverso l'analisi del suo patrimonio artistico ed architettonico". L’opera è stata presentata alla conferenza nella sala convegni di San Francesco, a Ozieri, cui hanno partecipato i soci della Università della Terza Età "Francesco Ignazio Mannu".

Peralta ha evidenziato i tratti salienti che hanno maggiormente caratterizzato l'evoluzione della città sotto l'aspetto artistico, urbanistico e architettonico. Continui i riferimenti alla vita sociale con la realtà della classe nobiliare presente ad Ozieri e che ha visto protagoniste varie eminenti famiglie che con generosi atti di munificenza, donazioni e lasciti hanno arricchito la città con preziose opere d'arte, palazzi, cappelle e altre splendide strutture, rendendola unica nell'isola.

Di notevole impatto il richiamo alle residenze estive edificate nell'agro, in particolare dalle nobili famiglie Tola, Grixoni, Satta, con annesse scuderie, cappelle private, artistiche fontane e monumentali cancelli in ferro battuto opera quasi sempre di apprezzati artigiani locali. «Questo patrimonio non rappresenta un bene soltanto per chi lo possiede - ha affermato il relatore - ma appartiene all'intera comunità in quanto espressione del passato di fasti che Ozieri ha vissuto sino al secolo scorso». Peralta ha notato che lo stato di abbandono in cui spesso si trovano è una grave perdita per la memoria storica cittadina. Si rende perciò necessario un intervento per un recupero, per non correre il rischio di perdere fra l’indifferenza tali inestimabili tesori storico-artistici, come il Palazzo Tola in piazzetta Donna Isabella, trasformato in supermarket.

Gerolamo Squintu