La Nuova Sardegna

Sassari

Applausi e fiducia per la nuova Torres

di Andrea Sini
Applausi e fiducia per la nuova Torres

Ieri sera all’Acquedotto giocatori, staff e dirigenti hanno salutato i tifosi. Domenica al Vanni Sanna l’esordio col Cuneo - VIDEO

30 agosto 2013
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SASSARI. Il difensore Andrei Koimaski non ha alcun talento calcistico ma strappa applausi a scena aperta. L’attaccante Panchez ha un giro vita imponente eppure salta da un giocatore all’altro, un po’ incoraggiando e un po’ minacciando i compagni di squadra. I Tressardi tengono banco alla presentazione della nuova Torres, che domenica esordirà nel campionato di Lega Pro dopo cinque anni tra i dilettanti.

Ai piedi della tribuna coperta dello stadio Vanni Sanna, Umberto Graziano, spalleggiato dai fratelli Gigi e Angelo, ha presentato uno per uno coloro che saranno i protagonisti della nuova stagione rossoblù. Dal portiere sassarese Matteo Trini, scuola Juve, che indossa per la prima volta la maglia della squadra della sua città, all’ultimo arrivato, Alberto Filippini, capace in mezz’ora scarsa di apparizione contro l’Aprilia di conquistare lo scettico ed esigente pubblico torresino. Sugli spalti, quasi cinquecento tifosi hanno applaudito con convinzione i nuovi giocatori e lo staff, con la colonnina dei decibel che ha fatto registrare il picco per Alberto Accardo, Matteo Bisogno (in odore di taglio), Antonino Bonvissuto e per i sassaresi Cabeccia, Madeddu e Saba.

E mentre tra i tifosi si diffondeva la notizia (per il momento non ufficiale) dell’arrivo di un nuovo centrocampista (il ventenne Nicolò Stirari, ex Gubbio), ha preso la parola Fulvio D’Adderio. «Grazie per essere venuti a renderci onore – ha detto l’allenatore rossoblù –, ora tocca a noi rendere onore alla città. La Torres faceva già parte dei miei ricordi del cuore, dopo le esperienze di diversi anni fa, ed è per questo che ho accettato di tornare».

Assente il presidente Domenico Capitani, che arriverà a Sassari in tempo per assistere alla partita di domenica, al dirigente Andrea Budroni è stato affidato il compito di leggere ai tifosi un messaggio scritto dal nuovo patron torresino: «Mi scuso per non poter essere presente, ma vi assicuro che vi darò modo di stancarvi della mia presenza – ha scritto Capitani –. Nelle scorse settimane ci sono stati alcuni equivoci, dovuti al fatto che ho preferito non parlare prima di avere certezze. Oggi qualche certezza in più c’è. La Torres è un’istituzione di questo territorio e deve restare dei sassaresi. Sono pronto a dialogare con tutti, ma le decisioni societarie spettano a me e i tifosi hanno pieno diritto di applaudire o contestare. La Torres può avere un futuro se ognuno farà la sua parte. Uno stadio pieno può fare grande la Torres».

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